La Nuova Sardegna

Sassari

L’evento

Monumenti aperti, Sassari mostra i suoi tesori: tutti i siti visitabili

di Giovanni Bua
Monumenti aperti, Sassari mostra i suoi tesori: tutti i siti visitabili

Nel week-end del 3 e 4 maggio chiese, musei e palazzi storici con gli studenti guide d’eccezione

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Sassari Prove di città turistica. Che, per usare le parole del sindaco Giuseppe Mascia, sfrutti: «La collaborazione di tantissimi enti e istituzioni, il coinvolgimento della scuola, l’entusiasmo di associazioni e volontari, da canalizzare verso la programmazione di un calendario di appuntamenti che consenta alle sassaresi e ai sassaresi, oltreché ai visitatori, di riscoprire tesori di grande valore, ma anche e soprattutto di rendere con costanza la città più vitale e più vivibile, più ospitale e attraente».

Monumenti Aperti Un sogno da inseguire, che ogni anno diventa plastico per un fine settimana. Quello di Monumenti Aperti. “Dove tutto è possibile”, è il titolo scelto da Imago Mundi per l’edizione 2025 di un’iniziativa che da quasi trent’anni coinvolge nella sua rete un numero sempre crescente di amministrazioni locali e nazionali e che il 3 e 4 maggio torna a Sassari per la diciannovesima volta.

Visioni «Monumenti Aperti è la plastica rappresentazione di quello che si potrebbe fare molto più frequentemente – spiega Mascia – magari attraverso iniziative specificamente dedicate a questo o a quel pezzo del nostro vasto patrimonio artistico, architettonico, storico, archeologico, urbanistico e naturalistico, per promuovere Sassari e per renderla una destinazione privilegiata del segmento del turismo culturale in Sardegna».

«Sassari città turistica – chiusa l’assessora alla Cultura Nicoletta Puggioni – deve partire anzitutto da qui, dalla possibilità non episodica di mettere in mostra quanto di bello possiede, creando con il contributo delle società professionali e delle associazioni culturale un circuito in grado di coinvolgere anche il sistema commerciale, agroalimentare, enogastronomico e mercatale nella possibilità di realizzare una città che non chiude mai le porte alle visitatrici e ai visitatori, e che allo stesso tempo immagina nuove occasioni per la propria cittadinanza di farsi comunità».

Novità Come ogni anno, non mancano le novità. Tra queste, il ritorno al Museo “Sanna”, alla Pinacoteca Nazionale e al Centro di Restauro e Conservazione dei Beni Culturali di Li Punti, all’Episcopio della Diocesi che riapre dopo i lavori di restauro, al Villino Ricci tra viale Dante e via Asproni, alla Miniera dell’Argentiera e alla Frumentaria. Debutto assoluto per le visite al pubblico nell’ex Convento di via Sebastiano Satta, nell’Archivio Storico del liceo Castelvì, nei locali dell’Ex-MaTer e dell’Ex Colonia Campestre, nella Basilica del Sacro Cuore, oltre al percorso curato dall’Istituto Comprensivo Monte Rosello Alto e al compendio ferroviario di viale Sicilia.

I siti Sono quarantasette i siti, cinque gli itinerari. Viene riproposta la suddivisione in percorsi articolati e variegati, che suggeriscono ai visitatori numerosi siti e luoghi particolarmente rappresentativi, che raccontano la storia della città. All’interno del percorso “Nel cuore del centro storico” sono inseriti alcuni dei monumenti cittadini più significativi: Palazzo Ducale, la Cattedrale di San Nicola, il Museo Diocesano, l’Archivio storico diocesano, le chiese di San Michele e San Giacomo, il Palazzo dell’Insinuazione e il Palazzo di Città. Novità del 2025 la Pinacoteca Nazionale e l’ex Convento di via Sebastiano Satta.

Dentro le mura La scoperta del centro storico prosegue con il percorso “Dentro le mura”: ad aprire le porte l’Infermeria San Pietro, la chiesa di Sant’Andrea, la Fontana di Rosello, Palazzo Quesada di San Sebastiano – sede del Circolo Sassarese, Palazzo d’Usini – sede della biblioteca comunale, Casa Tomè – che attualmente ospita la Scuola civica di musica, il Palazzo dell’Università e il Seminario Arcivescovile con la Biblioteca Diocesana. Novità 2025 sono il Palazzo della Frumentaria, recentemente aperto per le giornate del Fai, e l’Episcopio dell’Arcidiocesi.

Oltre le mura Si prosegue “Oltre le mura” con la città ottocentesca e i quartieri adiacenti al centro storico. Anche in questo percorso troviamo palazzi e monumenti di grande pregio come la Sala Siglienti del Banco di Sardegna, il visitatissimo Museo Storico della Brigata Sassari, il Palazzo della Provincia con la stanza della Regina e la Sala Sciuti, il Palazzo Giordano Apostoli, la sede della Fondazione di Sardegna in via Carlo Alberto, la Biblioteca universitaria, la Casa Cugurra, la scuola elementare di San Giuseppe, Villa Sant’Elia, il Padiglione “Eugenio Tavolara” e il Polo museale Santa Maria di Betlem. Novità 2025 il Museo Sanna, l’Archivio Storico del Liceo Castelvì e il villino Ricci.

Città e territorio Il percorso “Città e territorio, tra storia e natura” riunisce i luoghi della cultura e i monumenti situati nei quartieri periferici e nell’agro: saranno aperti al pubblico il Mnuiss – museo di Ateneo dell’Uniss, la chiesa della Madonna di Montserrat, il Museo Mas.Edu, il santuario di Nostra Signora del Latte Dolce, le chiese campestri di Sant’Orsola e di San Francesco, Monte d’Accoddi.

Aprono i battenti per questa edizione l’Ex MaTer, l’ex Colonia Campestre a Cappuccini, la Basilica del Sacro Cuore, il complesso ferroviario di viale Sicilia e la scuola di via Pavese, il Centro di Restauro e Conservazione dei Beni Culturali di Li Punti e la Miniera dell’Argentiera. Debutto anche per l’Orto botanico dell’università, adiacente al museo scientifico che si estende per circa 2,5 ettari e si compone di 121 aiuole tematiche.

L’area di Lu Regnu, peraltro, ospita una zona archeologica di valenza inestimabile: dall’orto botanico partono i resti dell’acquedotto romano che convogliava le acque fino a Turris Libissonis, con le canalizzazioni ancora in perfetto stato di conservazione.

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