La carica dei duemila giovani sardi per l’ultimo saluto a papa Francesco
I giovani, tutti under 17, erano pronti per partecipare al giubileo degli adolescenti. Domani la “via lucis” all’Eur, sabato in piazza San Pietro con altri 80mila giovani
Cagliari Quasi 2mila ragazzi sardi assisteranno in piazza San Pietro al funerale di papa Francesco. Fanno parte della delegazione isolana - composta da giovani provenienti da tutte le 10 Chiese locali – che partecipa al “Giubileo degli adolescenti” programmato lo scorso dicembre in concomitanza con la canonizzazione del quindicenne Carlo Acutis, primo santo millennial, patrono di Internet. La morte del Papa ha sospeso sine die, comunque si farà entro l’anno, la cerimonia di santificazione, ma ha lasciato intatto il programma religioso del giubileo degli under 17. Annullata anche la festa prevista al Circo Massimo sabato notte.
Alcune delegazioni di giovani sardi partiranno in nave questa sera da Olbia, altri domani mattina in aereo. Si incontreranno alle 18 davanti alle scalinate della chiesa dei santi Pietro e Paolo all’Eur per vivere la preghiera della “Via lucis” e ripercorrere la vita di Gesù col pensiero a Papa Francesco. «Non sarà un giubileo in tono minore – assicura don Mariano Matzeu, parroco di Sanluri e coordinatore regionale della pastorale giovanile – ma di ampio respiro sulla vita, la morte e l’esperienza cristiana alla luce del mistero di Cristo risorto. Sabato mattina saremo ai funerali di papa Francesco, un avvenimento storico per la Chiesa. Sarà l’occasione per ringraziarlo per quanto ha fatto per noi giovani con la sua parola, per l’attenzione che ci ha riservato, per averci benedetto il giorno di Pasqua e per averci incontrato a Cagliari nel 2013».
Saranno 250 ragazzi e accompagnatori i sardi della diocesi di Tempio-Ampurias in partenza questa sera da Olbia. Guiderà il gruppo don Davide Mela, parroco di Viddalba, responsabile diocesano della pastorale giovanile. «Venerdì dopo la sistemazione – ha dichiarato il sacerdote al sito Gallura&Anglona – vivremo il pellegrinaggio verso una Porta santa». Sabato mattina i ragazzi in piazza San Pietro con gli altri 80mila adolescenti provenienti da tutta l’Italia per accompagnare Francesco nell’ultimo viaggio; nel pomeriggio gli incontri nelle piazze romane per i “Dialoghi con la città”. Domenica pellegrinaggio alla Porta Santa e la Messa in Piazza San Pietro.
Per questo appuntamento romano i ragazzi galluresi si sono preparati attraverso una serie d’incontri interparrocchiali, iniziati lo scorso gennaio, sui temi giubilari come quelli legati alla Porta santa, al sogno, alla riconciliazione, al pellegrinaggio, e alla speranza. Conclusi il 23 marzo con un’assemblea diocesana. «Il gruppo vivrà questo momento con fede – conclude don Davide Mela – anche vista la situazione. Ora incomincia un momento importante per tutta la Chiesa e abbiamo bisogno di pregare e affidarci all’azione dello Spirito santo»
Centocinquanta gli adolescenti sassaresi ai funerali del Papa, come tutti quelli in partenza dall’isola accompagnati da genitori ed educatori nella proporzione di un adulto ogni dieci under 17. Anche per loro ultimo appuntamento preparatorio il 29 marzo scorso con don Pietro Paulesu che nei locali della parrocchia “Gesù Buon Pastore” ha guidato 130 giovanissimi in una riflessione sul significato del Giubileo, delle sue radici bibliche fino al suo valore nel presente. «Tutti i passi che compiamo, compresi quelli dell’esperienza del Giubileo a Roma – aveva detto l’arcivescovo Gian Franco Saba agli adolescenti – possano diventare per ciascuno di noi un’occasione per imparare ad avere coraggio».
Non è riuscito a pregare davanti al feretro di papa Francesco nella basilica di San Pietro il gruppo di 56 pellegrini della forania di Santa Maria Maddalena della diocesi di Tempio- Ampurias. Iniziato con grande intensità ieri l’altro il pellegrinaggio giubilare della forania di Santa Maria Maddalena, giunta a Roma in un momento di particolare commozione per tutta la Chiesa, all’indomani della morte di Papa Francesco. Il gruppo ha celebrato la messa in San Pietro martedì, quando ancora il feretro di papa Francesco si trovava nella cappella di “Casa santa Marta”. Ieri la marea di fedeli ha praticamente reso impossibile il ritorno a San Pietro. «Avremmo dovuto fare molte ore di fila – dice don Paolo Pala, parroco di Palau e responsabile del pellegrinaggio che si concluderà oggi – difficile per un gruppo di non giovanissimi. È un momento particolare per la Chiesa, dobbiamo pregare insieme perché il Signore indichi un nuovo successore di Pietro, guida della Chiesa in questo tempo così complesso. Speriamo che il futuro papa possa lavorare in continuità con Francesco». Pronti a partire anche i vescovi che porteranno al Papa la voce e le preghiere dei fedeli sardi.