La Nuova Sardegna

Olbia

L’inchiesta

Baja Sardinia, presunta frode fiscale col carburante: sigilli all’Hotel Tre Monti

Baja Sardinia, presunta frode fiscale col carburante: sigilli all’Hotel Tre Monti

Il provvedimento è stato disposto dal gip di Trani, sotto accusa un imprenditore pugliese. Sequestrati beni per 15 milioni di euro

20 giugno 2024
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Baja Sardinia Scattano nuovamente i sigilli all’Hotel Tre Monti, a Baja Sardinia. A disporre il sequestro preventivo del resort è stato il gip di Trani, su richiesta della Procura della Repubblica di Trani nell’ambito di un’inchiesta per una presunta frode fiscale nel commercio dei carburanti. Sotto accusa, un imprenditore 40enne di origine pugliese. Secondo le contestazioni della Procura di Trani, una fitta rete di cosiddette società cartiere situate all’estero,  avrebbero consentito all’imprenditore di creare un’articolata frode nel commercio dei carburanti.

L’imponente frode fiscale avrebbe riguardato l’approvvigionamento illecito e la vendita di oltre 133 milioni di litri di carburante, producendo, in pochi anni, presunti profitti illeciti per l’organizzazione criminale per oltre 15 milioni di euro. Il gip ha disposto il sequestro di beni a lui riconducibili fino a 15 milioni di euro. Il provvedimento è stato eseguito dai finanzieri del comando provinciale della Guardia di finanza di Ancona: in Gallura sono stati messi sotto sequestro preventivo l’Hotel Tre Monti e due appartamenti, a Baja Sardinia.

I sigilli sono scattati complessivamente su 32 beni, tra cui due distributori in provincia di Teramo, un deposito di carburanti in provincia di Reggio Emilia, un residence in provincia di Teramo, e svariati appartamenti di pregio e terreni in diverse province d’Italia. Finita sotto sequestro preventivo nel 2022 nell’ambito di un’altra inchiesta giudiziaria, la struttura ricettiva di proprietà della Gripal costruzioni era stata recentemente dissequestrata dal gip del tribunale di Bari in seguito al proscioglimento degli accusati. (t.s.)

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