Golfo Aranci. Pasquale Serra, accusato di aver sparato e ferito a un occhio col fucile subacqueo la sua vicina di casa, Petronela Codreanu, è stato dichiarato incapace di stare in giudizio in maniera irreversibile. È quanto è emerso nell’udienza di oggi, 24 settembre, durante la quale è stato sentito in aula il perito Paolo Milia che ha eseguito la perizia psichiatrica. L’esame ha accertato che Pasquale Serra era capace di intendere e di volere quando ha commesso il fatto, ma incapace di partecipare coscientemente al processo in maniera irreversibile. Questo significa che il processo a suo carico dovrà essere sospeso e si va verso una sentenza di «non doversi procedere».
Il gip del tribunale di Tempio Marco Contu ha rinviato l’udienza al 10 ottobre per la discussione delle parti e la sentenza. Pasquale Serra, difeso dagli avvocati Pietro Carzedda e Antonia Mele, si trova attualmente agli arresti domiciliari in una struttura sanitaria. «Petronela Codreanu ha perso totalmente la vista all’occhio destro ed è stato compromesso il muscolo che le consente di muovere la palpebra», spiega l’avvocata Cristina Mela, con cui si è costituita parte civile. Il legale ha chiesto al pubblico ministero l’applicazione nei confronti di Serra di una misura di sicurezza.
La sera del 2 giugno del 2023 nelle case popolari di via Libertà, la via principale di Golfo Aranci, era scoppiata l’ ennesima lite tra vicini di casa. Secondo la ricostruzione dei fatti, Pasquale Serra aveva preso il fucile subacqueo e aveva sparato contro il marito di Petronela Codreanu, mancandolo per un soffio, ma l’arpione aveva colpito in pieno viso la donna che in quel momento stava dietro di lui. La fiocina si era conficcata sopra l’occhio destro.
