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Danza, arte e acrobazie sul palo: due olbiesi campionesse mondiali

di Stefania Puorro
Danza, arte e acrobazie sul palo: due olbiesi campionesse mondiali

Pole dance: la grande vittoria nel doppio di Patrizia Padre e Ilaria Zizi

30 settembre 2024
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Olbia Ci vogliono forza, resistenza e coordinazione. Ma servono anche precisione, grazia, tecnica e flessibilità durante le performance sul palo. Loro, le olbiesi Patrizia Padre e Ilaria Zizi, di 36 e 28 anni, hanno dimostrato di avere proprio tutto. Tanto da conquistare il titolo, nel doppio, al campionato mondiale di pole dance che si è svolto a Trieste. La prima è una insegnante, la seconda è una sua brillante allieva. Hanno lavorato sodo per prepararsi al grande appuntamento a cui hanno partecipato più di quattrocento atlete da tutto il pianeta.

Coppia vincente «È stato un debutto per entrambe nel “double” - spiega Patrizia Padre -. Avevamo sempre gareggiato da soliste e stavolta abbiamo voluto provare a esibirci insieme. Ed è stato un successo. Ma ovviamente gareggiare in due è molto più complesso. In questo caso, alla base di tutto, ci vuole la fiducia: quando fai una presa in una situazione di grande difficoltà, la tua compagna deve fidarsi di te. E qui è necessaria una sincronia perfetta, oltre che un grande affiatamento, sia sul palo che a terra. Ma è anche importante fare un lavoro psicologico, quando si è in coppia, e per arrivare a raggiungere un alto livello di preparazione occorrono almeno otto mesi. Da curare poi la preparazione atletica - prosegue Patrizia Padre - che viene seguita da mio marito Dario Sundas, il quale si occupa anche di verticalismo e potenziamento». Patrizia Padre, un passato nella danza, si è avvicinata alla pole dance circa 10 anni fa. «E quella che è cominciata come una grande passione - racconta - si è poi trasformata in un vero e proprio lavoro tanto da aprire la mia Fit Room Academy, in viale Aldo Moro». Ha ottenuto tutti i brevetti e poi ha partecipato e vinto (così come la sua allieva Ilaria Zizi) numerose competizioni nazionali e internazionali. «Prima di ogni esibizione c’è sempre l’ansia pre-gara e a Trieste, forse, c’era anche un po’ più di paura, perché eravamo in due. Ma siamo state travolte da quell’adrenalina bella, che ci ha dato la carica. E nel momento in cui abbiamo terminato, stavamo già pensando alla prossima gara».

Disciplina per tutti «Io ho cominciato tre anni fa - aggiunge Ilaria Zizi - e anche io facevo danza. Sono osteopata e dopo aver concluso gli studi a Firenze mi sono avvicinata alla pole dance. È uno sport sicuramente non semplice ma che, senza alcun dubbio, fa crescere l’autostima. E poi è una disciplina che può fare veramente chiunque. Ho visto in una gara anche una atleta di 80 anni». «Nella nostra scuola - continua Patrizia Padre - l’allieva più grande ha 70 anni ed è davvero fantastica. Ma ci sono donne di ogni età e ovviamente abbiamo anche un gruppo di bambine, alcune delle quali particolarmente talentuose». A Trieste Patrizia e Ilaria hanno presentato “Stormy Souls”, “Anime in tempesta”. «Per partecipare a questa competizione mondiale, bisognava creare una coreografia con un tema preciso e noi - spiegano - con la nostra esibizione abbiamo raccontato un amore malato, possessivo, che finisce in tragedia». Adesso, nella palestra di pole dance di viale Aldo Moro, ci si prepara per i prossimi appuntamenti. A novembre c’è il campionato di pole sport e Patrizia Padre accompagnerà le sue allieve più giovani. «Gareggeranno due sedicenni in doppio, che hanno già alle spalle un mondiale vinto e una ragazzina di 14 anni alla sua prima gara nel singolo».

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