Le strade come piste da corsa: i pedoni chiedono più controlli
Tempio, le proteste anche sui social: «Troppi pericoli, servono i dissuasori»
Tempio. È la rivolta silenziosa dei pedoni che prima o poi potrebbe farsi sentire con toni ancor più alti ed esasperati. Più che altro, è una protesta espressa in modo molto garbato che sta prendendo forma nei social. È qui che molti cittadini tempiesi si lamentano dei rischi che si corrono quando si attraversano le vie della città a causa della velocità dei mezzi che le attraversano. Segnaletica e strisce pedonali vengono spesso ignorate con buona pace del pedone che deve accelerare il passo o rinunciare alla sua precedenza.
Sono tante le vie di Tempio che vengono segnalate per la loro potenziale pericolosità. Quel che molti temono è che, considerato l’aumento di pedoni investiti nei centri urbani, prima o poi anche Tempio possa rientrare a pieno titolo nell’elenco delle città che rendono difficile la vita ai pedoni. Una delle vie che fanno temere il peggio sarebbe viale San Lorenzo, dove, secondo la denuncia di un residente del quartiere, «sembra di trovarsi su una pista di Indianapolis, con macchine che sfrecciano come bolidi, moto che si lanciano in rocambolesche accelerazioni in salita e motorini truccati che rompono i timpani».
Non mancano lungo l’arteria cittadina gli attraversamenti pedonali, ma è come se non ci fossero. A dire il vero, viale San Lorenzo rientra nel percorso urbano in cui transitano le ambulanze che si dirigono al Pronto soccorso, motivo per il quale sarebbe impensabile installare dei dissuasori di velocità. Altre vie a rischio per l’incolumità del pedone sarebbero poi via Settembrini e via Valentino, una delle più trafficate della città, dove la presenza di diversi esercizi commerciali richiama molti pedoni.
Nella blacklist dei pedoni tempiesi figura anche la centralissima via Marconi, sprovvista di marciapiedi in alcuni tratti e resa più stretta da macchine che sostano senza autorizzazione. In tutto questo non passa inosservato il comportamento di quei pedoni che mostrano poca prudenza e che, con il cellulare in mano e palesemente distratti, pensano di poter attraversare la strada senza correre rischi. Dai pedoni che hanno segnalato questo stato di cose arriva un suggerimento che potrebbe risultare utile: fare una ricognizione delle vie più a rischio, presidiarle più frequentemente e, là dove è necessario, rendere più evidenti e vincolanti segnaletica e dissuasori.