Decadenza di Alessandra Todde: ecco chi ha espresso il voto decisivo
Il passaggio più delicato ha diviso i componenti del Collegio regionale di garanzia elettorale
Cagliari Voti sul filo di lana, come quello sulla decadenza, passata di stretta misura. Discussioni lunghe e approfondite che non hanno spesso fatto emergere uniformità di giudizi. Un lavoro articolato in diverse sedute, quattro solo a dicembre, con una serie di votazioni su ogni singolo elemento che ha poi composto l’intera ordinanza/ingiunzione del collegio regionale di garanzia elettorale che ha esaminato le rendicontazioni dei consiglieri regionali e che a fine dicembre ha emesso la sua decisione in relazione al rendiconto presentato da Alessandra Todde.
Emergono alcuni elementi del lavoro del collegio, presieduto dalla stessa presidente della Corte d’Appello Gemma Cucca e composto, come componente supplente dalla giudice del tribunale di minori Salomè Bene, dai consiglieri della Corte Francesco Alterio e Dario De Luca e da Roberta Asuni e Tullio Conti, dottori commercialisti e Riccardo Fercia, docente di diritto all’università di Cagliari. Un lavoro complesso che ha visto il collegio assumere decisioni a maggioranza, in qualche caso robusta, in altri meno.
Il lavoro del collegio inizia il 6 novembre. Solo una settimana prima, il deputato di Forza Italia Pietro Pittalis, esercitando il suo costituzionale sindacato ispettivo, aveva chiesto l’accesso agli atti e copia delle rendicontazioni dei candidati, ma poi a questo atto non è stato dato seguito. Il 12 novembre viene analizzato il rendiconto della presidente e di uno dei due candidati non eletti alla carica di presidente, Renato Soru.
Il 16 novembre il collegio, come riportato dall’ordinanza e come indicato nei verbali, assume la decisione che il candidato alla presidenza della Regione non può essere sottoposto ad alcun limite di spesa per la propria campagna elettorale, «in virtù – è scritto nell’ordinanza – dell’insussistenza di una norma che lo preveda». Una decisione robusta, con cinque consiglieri su sette che ritengono inapplicabile il limite di spesa e solo due che invece votano a favore del tetto.
Il collegio, che nel frattempo il 3 dicembre ha ricevuto la memoria difensiva della Todde, continua a riunirsi per altre sedute, sino a quella decisiva del 20 dicembre. In quella giornata viene assunta la decisione più importante, dove «si impone la decadenza dalla carica del candidato eletto e la trasmissione del provvedimento al presidente del Consiglio Regionale per la procedura di competenza». Una decisione arrivata al termine di un confronto profondo, con il collegio di fatto diviso a metà proprio su questo atto. Fondamentale per arrivare alla decisione definitiva l’autorevolezza della presidente Gemma Cucca e il suo pronunciamento.
Adesso i tempi saranno scanditi soprattutto dalle istituzioni, con la convocazione della giunta per le elezioni del Consiglio, e dal tribunale, con la presentazione da parte del collegio difensivo della Todde del ricorso contro il provvedimento. Tempi non rapidi che porteranno sicuramente a più pronunciamento e a diverse sentenze.
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