Il parroco taglia gli alberi davanti alla chiesa, i fedeli sono in rivolta: timori per la Settimana santa
Nuova polemica ad Aggius contro don Paolo Filigheddu
Aggius C’è una nube oscura che avanza minacciosa sulla Settimana santa di Aggius, una delle magnifiche tredici inserite (e finanziate) dalla Regione Sardegna nel cartellone unico dei riti pasquali, dal 13 al 20 aprile. È la nube della rivolta di un gruppo di fedeli che sta infiammando la parrocchia guidata da don Paolo Filigheddu. Due settimane dopo le prime clamorose accuse al parroco, i ribelli fanno sentire ancora la loro voce, arrivata anche al palazzo vescovile di Tempio, sede della Diocesi. L’elenco dei “cambiamenti” disposti dal parroco si allunga dalla chiesa di Santa Vittoria al giardino annesso, che è stato letteralmente disboscato con il taglio degli alberi. Erano numerosi e tutti molto alti, adesso nel cortile se ne vede solo uno. Nel paese – dove la Settimana santa è molto sentita e partecipata dalla comunità – il malessere cova sotto la cenere, poche persone alla messa domenicale e tutto lascia intendere che la rivolta sia solo all’inizio.
Una situazione imbarazzante e preoccupante che la Diocesi di Tempio vorrebbe sicuramente evitare, soprattutto dopo la vicenda degli atti intimidatori nei confronti della chiesa e del parroco di Valledoria.
Il taglio degli alberi nel giardino della chiesa si inserisce nel “libro nero” diffuso dai parrocchiani dissidenti all’inizio della Quaresima: le campane mute, la statua della Madonna spostata dalla sua solita sistemazione, la mancata esposizione del crocifisso il mercoledì delle ceneri sull’altare maggiore della chiesa parrocchiale. E poi il trasferimento della casa parrocchiale, il ruolo delle confraternite (sono due, quella di Santa Croce e quella del Rosario) che sono state sempre anima, cuore e braccia delle processioni della Settimana santa.
Il timore dei parrocchiani di Aggius è che altri “cambiamenti” siano in arrivo proprio in occasione della manifestazione più importante dell’anno, sia dal punto di vista religioso che da quello della tradizione. Del resto, non potevano certo meravigliarsi i fedeli di Aggius vista la fama che accompagna don Filigheddu tra le parrocchie della Diocesi. Grande studioso, ma un caratteraccio, che lo ha reso spesso protagonista di frizioni con altri sacerdoti e con i parrocchiani.
La sua avventura pastorale ad Aggius era iniziata nell’aprile del 2024, esattamente un anno fa, quando il vecchio parroco do Gavinello Cossu aveva dovuto abbandonare l’incarico a causa di problemi di salute. Al suo posto il vescovo aveva nominato temporaneamente come amministratore parrocchiale don Umberto Deriu affidando a don Paolo Filigheddu le funzioni pastorali. Lo scorso mese di settembre un altro giro di valzer con nuove nomine: don Umberto Deriu è stato trasferito a La Maddalena, mentre don Paolo Filigheddu è stato confermato ad Aggius. Da subito – riferiscono i fedeli ribelli – l’amministratore ha imposto nuove regole e modificato usi e e abitudini dei parrocchiani, oltre i cambiamenti all’interno della chiesa e nel giardino. Cambiamenti sgraditi, così in pochi mesi la situazione è precipitata e il malessere è diventato protesta pubblica.
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