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L’acqua

Il paese si rende autonomo: sarà il Comune a gestire il servizio idrico

Il paese si rende autonomo: sarà il Comune a gestire il servizio idrico

Aggius, sindaco soddisfatto dopo l’accordo con Egas: «Ora i finanziamenti»

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Aggius Sprizza soddisfazione e orgoglio da tutti i pori il sindaco di Aggius, Nicola Muzzu, e ne ha ben donde. Il suo Comune, anche sotto l’aspetto formale, è ormai sulla strada giusta che ha come obiettivo la gestione autonoma del servizio idrico. Aggius, come si ricorderà, faceva parte della lista dei 22 Comuni “ribelli” che non avevano aderito al sistema unico. La notizia di pochi giorni fa è che Egas ha approvato lo schema di convergenza che riguarda Aggius.

«Dopo anni di impegno e determinazione per mantenere una gestione autonoma delle nostre risorse idriche – dichiara Muzzu – è grande la nostra soddisfazione. È stato un percorso lungo, complesso e spesso faticoso, reso possibile dagli uffici tecnici del Comune (l’architetto Paola Lattuneddu, l’ingegnere Valentino Antonio, i geometri Antonio Demuro e Massimiliano Sechi), la Società Enersud, l’architetto Giovanni Ruggeri e la dottoressa Marzia Caredda, e l’Egas, con il presidente Fabio Albieri e gli ingegneri Maurizio Meloni e Francesca Salis».

«Un traguardo storico», così lo ha definito il presidente di Egas, Fabio Albieri. Storico e promettente, perché le prospettive che apre non sono poche. «Il percorso non è ancora concluso – precisa però Muzzu – ma grazie a questo risultato, oggi possiamo accedere a finanziamenti mirati per potenziare il nostro servizio idrico, come l’installazione di contatori in telelettura, la settorializzazione della rete di distribuzione e la ricerca di nuove sorgenti attraverso tecnologie avanzate come il georadar». Le parole del sindaco tradiscono un’ambizione non tanto nascosta e, a questo punto, più che legittima: «Fare di Aggius un modello virtuoso anche nella gestione dell’acqua». (g.pu.)

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