Serbatoio per il metano: il progetto resta al palo
Fermato per ragioni di sicurezza l’investimento di due società della penisola Già collocata la cisterna per il gas, ma servono consistenti migliorie
ORISTANO. Un deposito di stoccaggio del gas metano liquido che tenta di vedere la luce dal 2011. È persino già arrivato il serbatoio, un conservatore criogenico da 52mila litri da riempire con il sistema della autocisterne, che però è rimasto parcheggiato nel centro direzionale del Consorzio industriale. Così l’investimento di due società, la Polargas di Cuneo e la emiliana Cpl Concordia, che avrebbe visto la nascita di una sorta di gassificatore nella zona industriale di Oristano, resta nel limbo della burocrazia. Un’iniziativa totalmente privata il cui l’iter amministrativo di autorizzazione è stato recentemente bloccato da un controllo dei Vigili del fuoco. L’impianto predisposto dalle due società fornitrici di gas naturale liquefatto, infatti, secondo le prove di collaudo non è a norma. Ancora troppo pericoloso, nonostante la presenza dell’impianto antincendio. Poche ma sostanziali le migliorie imposte dal comando provinciale e l’impresa ci sta già lavorando. Ma l’intoppo, se rappresenta un ostacolo non insormontabile dal punto di vista tecnico, richiede invece un grosso impegno economico, che si somma a quello iniziale. Così, quello che era nato come un routinario investimento nella zona industriale oristanese, è diventato un labirinto a ostacoli. Al momento, qualcuno mette in dubbio che le società lo portino a termine. Difficoltà e lungaggini, oltre che il nuovo impegno economico, pare abbiano portato le ditte a pensare di desistere dallo creazione di un proprio impianto di stoccaggio e distribuzione, che avrebbe creato un vero business. La zona per la collocazione dell’impianto di stoccaggio fuori terra è stata concessa dal Consorzio industriale alle società in un lotto da settemila metri quadrati, collocato tra la Guardia costiera e il carbonile. L’utilizzo del gas metano al posto di combustibili come il gasolio o l’olio combustibile è universalmente riconosciuto come meno inquinante, oltre che molto vantaggioso dal punto di vista economico. Motivo per il quale le due aziende, che hanno già diversi clienti privati e reti cittadine serviti sul territorio, erano state già contattate da molte altre ditte che gravitano attorno all’area industriale di Oristano. Un proliferare di manifestazioni di interesse che si è concentrato, a quanto pare, nella zona di Arborea, dove uno dei clienti maggiori della Cpl Concordia è la 3A di Arborea. «Noi però non sappiamo nulla di questo nuovo impianto né abbiamo attivato per il momento contratti diversi da quello che ci lega già alla società fornitrice di metano, anche se è nei nostri progetti portare il gas direttamente in azienda» precisa il direttore generale della 3A Francesco Casula. Problematiche sarebbero inoltre, per quanto concerne l’arrivo del gas al porto di Oristano, le modalità di approvvigionamento del gas in forma liquida importato dall’estero a causa dell'utilizzo delle navi gasiere.
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