La Nuova Sardegna

Oristano

Scuola

Insegnanti precari, da Oristano parte la class action per gli indennizzi

di Michela Cuccu
Insegnanti precari, da Oristano parte la class action per gli indennizzi

Il sindacato Gilda porterà la questione davanti al Giudice del Lavoro perché venga riconosciuto ai docenti il mancato riconoscimento dell’anzianità di servizio

19 ottobre 2024
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Oristano Parte da Oristano la class action per gli insegnanti precari “storici” della scuola pubblica. Il sindacato Gilda ha intenzione di portare la questione davanti al Giudice del Lavoro in modo che, ai docenti, venga riconosciuto un indennizzo per il mancato riconoscimento dell’anzianità di servizio. Tutto è legato alla decisione della Commissione europea che ha deferito l’Italia alla Corte di Giustizia dell’Unione europea per violazione della normativa europea sul lavoro a tempo determinato per il personale scolastico. Spiega Pino Ciulu, sindacalista Gilda: «La Commissione contesta la discriminazione retributiva per gli insegnanti precari in quanto la normativa italiana non prevede la progressione retributiva per gli insegnanti assunti a tempo determinato, basata sull’anzianità di servizio. Una disparità rispetto ai docenti di ruolo che costituisce una discriminazione, vietata dal diritto comunitario». Secondo la Corte europea l’Italia non ha attuato misure efficaci per prevenire il ricorso eccessivo ai contratti a tempo determinato anche per il personale ata delle scuole statali. Gli insegnanti precari in Italia sono tantissimi. Secondo le stime dei sindacati, considerato che a livello nazionale l’età media per l’ingresso in ruolo è di 45 anni, quest’anno saranno 250mila, circa mille in Sardegna: il numero più alto mai registrato. Il ricorso che Gilda presenterà al giudice del Lavoro di Oristano riguarda i docenti “precari” che hanno ricevuto incarichi di insegnamento a termine, per più di 36 mesi. A seguito dell’intervento della Commissione europea, il Governo ha recentemente emanato il Decreto “Salva infrazioni” che, come spiega ancora Ciulu, prevede che in caso venga riconosciuto un abuso di contratti a termine, il giudice dovrà stabilire un’indennità «compresa tra un minimo di quattro e un massimo di 24 mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del tfr. Inoltre – prosegue – L’importo dell’indennizzo sarà determinato in base alla gravità della violazione, considerando il numero di contratti a termine stipulati e la durata complessiva del rapporto». Spiega ancora il sindacalista: «L’indennizzo purtroppo non viene riconosciuto automaticamente: ma bisogna che sia un giudice a determinarlo. Proprio per questo abbiamo deciso di organizzare la class action cui potranno aderire tutti i docenti che, nell’arco di 36 mesi, sono stati assunti con più contratti a termine». Ciulu spiega ancora: «Abbiamo predisposto un apposito modulo che gli insegnanti potranno scaricare dal sito www.gildaoristano.it abbiamo fissato il termine della presentazione delle adesioni al 30 novembre prossimo. Successivamente a quella data contatteremo i docenti. Per noi si tratta di una iniziativa importante: finalmente tanti docenti precari potranno essere indennizzati».

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