La Nuova Sardegna

Oristano

I lavori

Restauro concluso a Santa Maria, la chiesa di Cabras verso la riapertura

di Paolo Camedda

	Un'immagine di qualche mese fa della chiesa di Santa Maria durante il restauro
Un'immagine di qualche mese fa della chiesa di Santa Maria durante il restauro

Già fissata la data per la prima messa aperta ai fedeli e ci sarà anche un ospite speciale

02 dicembre 2024
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Cabras Dopo mesi di lavori per l’installazione del pavimento in marmo di Carrara nella navata centrale e nelle due cappelle del transetto, e alla prima fase di restauro della balaustra dell’altare maggiore, la Chiesa di Santa Maria Assunta riaprirà ai fedeli giovedì 19 dicembre. Lo ha annunciato il parroco di Cabras, monsignor Giuseppe Sanna: «I lavori non sono ancora ultimati – ha spiegato il sacerdote –, ma sono a buon punto. I levigatori stanno terminando di trattare il marmo e dovrebbero ultimare la parte che gli compete in settimana per poi occuparsi poi degli ultimi dettagli». Intanto sono stati avviati anche i lavori per il restauro della balaustra, resosi necessario dopo aver constatato le condizioni precarie della stessa. «Gli operai hanno rimontato gli specchi sottostanti e stanno ripulendo i leoni posti alla base della scala centrale – spiega monsignor Sanna –. La chiesa per il 19 dovrebbe essere pronta, ma inevitabilmente servirà un aiuto consistente da parte di molti fedeli, a cantiere chiuso, per rimetterla in ordine, ripulirla e riportare statue e arredi al loro posto, ma siamo ottimisti e dovremmo farcela».

La riapertura sarà accompagnata da una celebrazione speciale. Il 19 dicembre alle 17 ci sarà una messa solenne, presieduta dall’arcivescovo Roberto Carboni e animata dal Coro polifonico Pierluigi da Palestrina, diretto dal maestro Giuseppe Erdas. Successivamente alle 18 ci sarà la novena di Natale con tutti i bambini del catechismo, che nei primi giorni si farà nella Chiesa dello Spirito Santo. Ai 160mila euro di copertura economica iniziale, di cui 40mila frutto della generosità dei fedeli, che hanno aderito alla campagna chiamata “Una mattonella di Santa Maria”, se ne sono aggiunti negli ultimi mesi ulteriori 15mila, ancora non sufficienti però per coprire interamente le spese per il restauro della balaustra dell’altare. «La raccolta è andata bene, i fedeli cabraresi hanno risposto numerosi – sottolinea don Giuseppe Sanna –. In un anno e mezzo hanno raccolto circa 55mila euro. Quarantamila erano già stati destinati al pavimento, ora ce ne sono 15mila per la balaustra, il cui restauro costa però attorno ai 60mila euro. Vista l’urgenza di intervenire, abbiamo affrontato i lavori anche senza avere ancora la copertura economica. La raccolta comunque continua: ho inviato una lettera a tutte le famiglie, chiedendo a chi può di fare un ulteriore sforzo e in queste settimane passeremo a ritirarle».

Entrando nella chiesa di Santa Maria dopo i lavori, i fedeli vedranno un ambiente diverso. «Il pavimento sarà completamente rinnovato e darà un’immagine differente della chiesa, rendendola appunto molto più luminosa e al contempo preziosa – sottolinea il parroco –. I marmi consentiranno di gustare un po’ la chiesa com’era anticamente nel XIX secolo». Per vedere l’altare completato bisognerà aspettare invece i prossimi mesi. «Quando saranno pronte e montate le colonnine della balaustra, anche il presbiterio avrà un impatto visivo diverso, che già inizia a intuirsi fin d’ora», spiega. Il passo successivo sarà effettuare il restauro interno della cupola e degli affreschi dell’abside e delle due cappelle del transetto. «Speriamo che ci sia qualche finanziamento cospicuo che consenta di portare avanti i lavori – auspica monsignor Sanna –, sarebbe bello ridare colore alle pareti, che si sono abbrunite per l’umidità e la poca luce, e togliere la rete di protezione sottostante la cupola. Il sindaco si sta impegnando in tal senso, per riportare la pieve di Santa Maria agli antichi splendori».

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