L’arte sbarca in un luogo insolito: ecco le Crociere d’estate
Le opere del pittore Tonino Mattu compongono la mostra
Oristano In ritardo ma con un certo anticipo, dopo lunghe peregrinazioni, sono approdate sabato 5 aprile al Mistral2 Hotel di Oristano le Crociere d’estate di Tonino Mattu. La rassegna pittorica, che resterà nello spazio espositivo della struttura fino al 25 maggio, è composta da sei opere collegate dal filo logico appunto del viaggio sul mare in senso ampio, un itinerario su tela pensato per viaggiatrici e viaggiatori mossi dalla curiosità e da quell’ozio lento e rivolto alle emozioni, diventato famoso con i flâneurs del poeta Charles Baudelaire. Pensata inizialmente per essere un’esposizione diffusa tra pinacoteca comunale, palazzo degli Scolopi, punto informativo turistico, biblioteca comunale e mercato civico tra dicembre del 2023 e il marzo del 2024, Crociere d'estate è un viaggio che fa tappa nei sei quadri a olio su tela di piccolo, medio e grande formato che erano stati collocati nella prima versione dell’esposizione in cinque punti nevralgici della città di Oristano.
L’invito era stato, appunto, quello di un percorso lento dentro i luoghi di Oristano, fisico e metaforico, che oggi va richiamato nel visitare le opere collocate all’interno della struttura alberghiera di via XX Settembre. L’invito è parimenti quello di mettersi in cammino, alla ricerca, alla scoperta, al piacere di perdersi e disperdersi, al lasciarsi sorprendere da improvvise inattese epifanie, come sottolineato dal curatore della mostra, Simone Cireddu. Le sei opere richiamano gli stati d’animo della malinconia ora ludica e ironica, ora inquietante e disturbante. C'è un tecnigrafo Nestler del 1954 al centro dell’idea della composizione, la cui storia è un ulteriore scoperta. Ed ecco che ricompaiono i sei lavori a olio su tela. Poi baluginano fiammanti cataloghi d’immagini divorati dalla salsedine, carte di viaggio, quattro teche e cinque inediti oli su tela di lino, un televisore a tubo catodico e una polena, una lastra marmorea e almeno un enigma. Si torna così nei silenzi roboanti e urla a bassa voce, surrealtà sospese tra sacro e profano delle opere già esposte: un leopardo assunto dolcemente in cielo e un ritratto coperto dalla vegetazione; un penitente vestito di dots che sorride; una fantomatica Gelateria Mattu; un secondo penitente anch'esso coperto di dots volge lo sguardo estatico verso le stelle. Fino all'opera della locandina, uno squalo severo tentava inutilmente di promuovere l'itinerario pittorico: «Tonino Mattu sorprende con destabilizzanti scollamenti tra significanti e significati, efficaci smontaggi e rimontaggi e conseguenti sempre ambigue risemantizzazioni. Nel contempo, con la sua apparentemente circoscritta palette dei colori dalle tonalità brune severe e controllate, evoca implacabile lo scorrere del tempo».