La Nuova Sardegna

Al via la fase costituente dei Progressisti sardi

Al via la fase costituente dei Progressisti sardi

Zedda: «Cominciamo a lavorare per creare un’alternativa al peggior governo regionale della storia»

28 novembre 2021
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CAGLIARI. Parte la campagna di adesione alla fase costituente Progressista. La riunione del comitato promotore regionale, composto da rappresentanti dei diversi territori dell'Isola e dai consiglieri regionali del partito, si è svolta ieri a Santu Lussurgiu, convocata e coordinata da Massimo Zedda: «un segno importante di vicinanza a un territorio che ha sofferto giorni di devastazione difficilissimi a causa degli incendi».

«Il centrosinistra vince dove si presenta unito, con un'idea chiara di politica, di società, con progetti per migliorare la qualità della vita delle persone. Per questo –– si legge nel documento conclusivo – serve una sinistra forte, moderna, inclusiva, capace d'interpretare e proporre il cambiamento. Nelle prossime settimane proseguiranno gli incontri nei territori».

I temi che saranno alla base del momento fondativo del partito Progressista nell'isola sono quelli dei diritti, del lavoro, della salute, dell’ambiente, della conoscenza e della mobilità. «È l'avvio di un percorso costituente in Sardegna – ha spiegato Zedda – dove dev'essere chiara l'alternativa al peggior governo della storia dell'Autonomia».

Un appello all’unità tra tutte le forze laiche e progressiste che, di fatto, apre il lungo percorso verse le elezioni regionali del 2023. Un appello che per certi versi è stati rilanciato anche da Francesco Boccia, deputato Pd e responsabile Regioni e Enti locali della segreteria nazionale. «Il lavoro di costruzione di un campo largo – ha detto – non si riferisce a un insieme di sigle politiche ma alla condivisione di valori progressisti e riformisti. Ci si ritrova dalla stessa parte se abbiamo la stessa idea di società e se ripartiamo dalla centralità della persona. Così come quando insieme garantiamo i diritti civili, se tuteliamo i più deboli, se riduciamo le diseguaglianze, se insieme facciamo la battaglia contro il consumo del suolo e a favore della decarbonizzazione, così come quando ci battiamo per la scuola e la sanità pubblica. Bisogna costruire il perimetro entro cui chi ha cuore questi principi e questi valori saprà ritrovarsi lavorando insieme a una società aperta, giusta, sicura ed equa».

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