Svolta nelle indagini, il corpo di Francesca Deidda trovato dentro un borsone
I resti della 42enne di San Sperate individuati dal cane molecolare sulla ex Strada statale 125. Il marito Igor Sollai nega ogni responsabilità
Cagliari Sono stati trovati dentro un borsone scusa per attrezzatura subacquea i resti del corpo di Francesca Deidda, la donna di San Sperate scomparsa il 10 maggio. Il fiuto del cane molecolare li ha scoperti sotto un albero a due metri dal bordo della ex strada statale 125, una ventina di metri dal ponte romano e a un centinaio di metri dal punto in cui erano stati trovati il bite dentale, il beauty case e il brandello di felpa della 42enne.
Sul posto il sostituto procuratore di Cagliari Marco Cocco, arrivato con il medico legale Roberto Demontis. Nella mattina di domani 19 luglio sarà effettuata una tac al Centro di medicina legale del Policlinico universitario di Monserrato per avere la conferma che si tratti di Francesca Deidda. L’autopsia è prevista per i giorni successivi.
Nella mattina di oggi, 18 luglio, il marito Igor Sollai è stato nuovamente interrogato per quattro ore in carcere dal sostituto procuratore Marco Cocco e ha ribadito la sua estraneità al fatto contestato, ripetendo che quello della moglie sarebbe stato un allontanamento volontario.
L’uomo era stato arrestato con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere perché sospettato di aver ucciso Francesca Deidda. Il camionista di 43 anni avrebbe ricostruito la vicenda, fornito informazioni su quello che agli inquirenti non torna, anche attraverso mappe e fotografie. Secondo quanto riferiscono i legali, Carlo Demurtas e Laura Pirarba Sollai è provato ma lucido e ha risposto a tutte le domande. Nel primo interrogatorio si era invece avvalso della facoltà di non rispondere.
(notizia in aggiornamento)