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Affitti brevi, cambia tutto: stop ai check-in a distanza e alle keybox

Affitti brevi, cambia tutto: stop ai check-in a distanza e alle keybox

La nota diffusa dalle Prefetture alle Questure: «Questioni di sicurezza, i gestori delle strutture devono identificare gli ospiti di persona»

02 dicembre 2024
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Sassari Stop da parte del capo della Polizia di Stato, Vittorio Pisani, all'utilizzo delle keybox e all'invio tramite mail e messaggistica dei documenti degli ospiti degli affittacamere per locazioni brevi, perché violerebbero la normativa antiterrorismo e perché eludono l'inserimento dei nominativi degli ospiti delle strutture ricettive nella banca dati del sistema alloggiati, in uso alle forze di polizia.

Nella circolare, diffusa dalle Prefetture alle Questure italiane si legge: «appare con chiarezza che la gestione automatizzata del check-in e dell'ingresso nella struttura, senza autorizzazione de visu degli ospiti, si configuri quale procedura che rischia di disattendere la ratio della previsione normativa, non potendosi escludere che, dopo l'invio dei documenti in via informatica, la struttura possa essere occupata da uno o più soggetti le cui generalità restano ignote alla questura competente, comportando un potenziale pericolo per la sicurezza della collettività».

La circolare, diffusa 22 giorni prima l'inizio del Giubileo, sottolinea che «in un momento storico delicato a livello internazionale, caratterizzato da eventi che a vario modo impongono un elevato livello di allerta, si conferma l'obbligo posto a carico dei gestori di strutture ricettive di ogni genere o tipologia di verificare l'identità degli ospiti mediante verifica di viso della corrispondenza tra persone alloggiate e documenti forniti, comunicandola alla questura territorialmente competente". Inoltre, il documento a firma di Pisani, ribadisce l'attenzione al "fenomeno delle locazioni brevi su tutto il territorio nazionale legate ai numerosi eventi politici, culturali e religiosi in programmazione nel Paese, anche in vista delle celebrazioni del Giubileo della Chiesa Cattolica previsto per la città di Roma a partire dal 24 dicembre 2024, in relazione all'eventuale alloggiamento di persone pericolose o legate ad organizzazioni criminali o terroristiche». 

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