Visita del ministro Urso a Portovesme, la Cisl: «Ma servono interventi immediati»
Il segretario generale Pier Luigi Ledda: «Situazione drammatica, 1200 lavoratori nell’incertezza più totale»
Sassari «Un’occasione cruciale per avviare un dialogo concreto sulle misure da adottare per salvaguardare i posti di lavoro e rilanciare l’economia del territorio»: così il segretario generale della Cisl, Pier Luigi Ledda, saluta la visita del ministro del Made in Italy Adolfo Urso, domani 27 dicembre a Portovesme.
Lì dove la situazione «resta drammatica, con 1200 lavoratori che affrontano queste giornate di fine anno nell’incertezza più totale. Il 20 dicembre, infatti, Portovesme Srl, società del gruppo Glencore, ha disposto unilateralmente lo stop totale della linea zinco.
«L’arrivo di Urso è un segnale importante, ma non possiamo limitarci a incontri simbolici. Servono risposte concrete e interventi immediati. I lavoratori coinvolti in questa crisi, con le loro famiglie, rischiano di pagare il prezzo più alto ed è indispensabile che il Governo agisca con decisione per garantire un futuro a questo territorio». La crisi di Portovesme si inserisce in un contesto industriale già fortemente penalizzato da anni di mancate strategie di rilancio, sostiene la Cisl sarda, che chiede politiche industriali a lungo termine. «La nostra comunità – sottolinea con forza il leader della Cisl – non può più attendere. insieme alle altre organizzazioni sindacali stiamo lavorando per organizzare un incontro strutturato con il Ministro, durante il quale si discuteranno le possibili soluzioni per risolvere la crisi di Portovesme e creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile del territorio. Chiederemo al Governo di dimostrare con i fatti la propria vicinanza ai lavoratori di Portovesme e alle loro famiglie».