La Nuova Sardegna

Femminicidio

Uccide la moglie, confessa il delitto all’ex in Sardegna e tenta di lanciarsi dal ponte

Uccide la moglie, confessa il delitto all’ex in Sardegna e tenta di lanciarsi dal ponte

La 36enne è stata trovata senza vita nella casa di Spoleto: sarebbe stata strangolata

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Milano  Laura Papadia, 36 anni, è stata trovata senza vita nella casa in cui viveva con il marito Nicola Gianluca Romita, 48 anni, nel centro storico di Spoleto. La polizia ha trovato l'uomo mentre era sul punto di lanciarsi nel vuoto dal ponte delle Torri. Romita, con precedenti di polizia, è stato convinto dagli agenti del commissariato di Spoleto a scendere dal ponte, a loro ha dato indicazioni di quello che poco prima era accaduto. È stato l’uomo a dare l’allarme. Secondo quanto ricostruito, il 48enne aveva chiamato la ex moglie, in Sardegna. A lei aveva detto di aver compiuto quello che la polizia ha definito un “atto violento”.

Romita risultava residente a Marzocca di Senigallia, in provincia di Ancona, i carabinieri della locale stazione hanno fatto irruzione nella casa segnalata, insieme con i vigili del fuoco, senza tuttavia trovare nessuno. Ma il cadavere di Papadia era nell'abitazione di Spoleto. E a chi lo aveva avvicinato mentre era sul parapetto aveva ammesso: «Ho ucciso mia moglie».

Sono ancora in corso le indagini e gli accertamenti della squadra mobile di Perugia insieme con gli agenti del commissariato di Spoleto in merito alla morte di Laura Papadia, 36 anni, originaria di Palermo. Dalle prime informazioni sembra che la donna sia stata strangolata dal marito, all'interno della casa, infatti, non sono state trovate tracce di sangue. Ma sarà l'autopsia a stabilire le cause della morte della donna, originaria di Palermo, che da tempo viveva nella cittadina in provincia di Perugia.

L'ipotesi alla quale sta lavorando la Procura di Spoleto è quella del femminicidio. Romita è in stato di fermo al commissariato, ma al momento non è stato emesso alcun provvedimento a suo carico. Gli agenti hanno ritrovato il corpo della donna in seguito a un precedente intervento della polizia nella zona del Ponte delle Torri, dove un uomo di 47 anni, italiano, che era in procinto di buttarsi di sotto. Agli agenti, secondo quanto riferito, l'uomo aveva lasciato intendere di aver compiuto un gesto violento. È così che un'altra volante si è recata nella casa dove i due vivevano assieme, nel centro storico di Spoleto, dove gli agenti hanno trovato il corpo esanime della 36enne, commessa in un supermercato della città.

Il personale del 118, allertato dalle forze dell'ordine, ha potuto solo constare la morte di Papadia. A casa della coppia, in un palazzo storico in via Porta Fuga, poco distante da corso Garibaldi, anche il procuratore di Spoleto, Claudio Cicchella, insieme con il sostituto procuratore Alessandro Rana, il personale del Posto di Fotosegnalamento della Polizia Scientifica e il personale della Squadra Mobile, che hanno proceduto ai primi rilievi del caso.