Novamarine prende il largo: investimenti per 13,5 milioni e due nuovi capannoni a Olbia
Il cantiere amplia il mercato e si espanderà nella zona di su Arrasolu
Olbia Novamarine, società quotata in Borsa del gruppo Sno Yachts, si prepara a investire 13,5 milioni di euro per allargare le sue aree di produzione sui terreni di proprietà nella zona ex Palmera di Su Arrasolu.
Si partirà con la costruzione di due capannoni, uno da 5mila e un altro da 4mila metri quadrati: il primo, che sarà pronto entro quest’anno, diventerà un sito produttivo dedicato alla vetroresina; il secondo, programmato nel 2026, sarà dedicato alla produzione delle imbarcazioni professionali, quelle per cui Novamarine ha contratti di fornitura con Guardia costiera, Corpi speciali, trasporto truppe e pattugliamento.
L’annuncio è arrivato sulle pagine del Sole 24Ore da parte di Francesco Pirro, proprietario del marchio recentemente quotato a Piazza Affari. Il cantiere di Olbia, secondo Pirro, dunque, è in piena espansione, anche nell’ottica di rivolgersi sempre di più al mercato estero. E, con i nuovi spazi, punta anche ad assumere 20-30 addetti diretti in più. Gli spazi utilizzati fanno parte dei terreni sul mare acquistati da Sno Yachts, a partire dal 1996, prima a Cala Saccaia e poi a Su Arrasolu: complessivamente circa 50mila metri quadrati. Dei 13,5 milioni d’investimento previsti, come confermato da Pirro, il 50% sarà impegnato per le nuove unità produttive e il restante 50% per la realizzazione di nuovi prodotti da immettere sul mercato nei prossimi tre anni, sia nella gamma professionale che in quella pleasure.
L’obiettivo dell’azienda è quello di realizzare, in prima battuta, uno stabilimento, con capannone da 5mila metri quadrati, che diventerà il centro per lavorare la vetroresina in maniera funzionale alla produzione degli scafi, all’interno di un processo che inizia dall’ideazione e arriva fino al momento in cui la barca va in acqua. Un investimento funzionale agli incentivi previsti per la Zona economica speciale che dovrà essere portato a termine entro il novembre 2025. Poi partirà il secondo step, che consiste nel realizzare, per novembre 2026, un altro stabilimento, con un capannone da 4mila metri quadrati, dedicato solo a mezzi professionali. Questa espansione dell’azienda porterà anche nuovi addetti. Oggi Novamarine conta circa 150 dipendenti diretti e l’azienda è molto attiva nella ricerca di risorse professionali. Si punta all’ingresso di nuove figure professionali tra le 20 e le 30 unità. Va quindi avanti a pieno regime l’investimento di Novamarine, all’interno del progetto complessivo dello Sno Marine Center, il fiore all’occhiello di quel distretto della nautica, il più importante del Mediterraneo, che la Sno dei fratelli Pirro sta facendo sorgere a Su Arrasolu, sulle sponde del golfo di Olbia, dove un tempo esisteva la gloriosa fabbrica del tonno della Palmera.
Nello specifico le opere per realizzare il futuro Marine Center comprendono: il completamento delle vasche di colmata con un piazzale dimensionato per il sostegno di carichi elevati; la parziale demolizione del pontile esistente a servizio dell’ex stabilimento Palmera; il dragaggio di approfondimento e livellamento nelle aree di installazione dello scalo synchro-lift e delle aree prospicienti la banchina est; la realizzazione, mediante cassoni sommersi delle banchine di completamento in corrispondenza degli scali di alaggio e varo previsti; la realizzazione di un bacino di alaggio con synchro lift (Ship Lift) di 22 metri di larghezza e 110 metri di lunghezza, dotato di una piattaforma sollevabile in grado di alare unità navali fino a 4500 tonnellate di dislocamento; la realizzazione di una struttura di alaggio e varo, e la realizzazione di un banchinamento di ormeggio per imbarcazioni, costituito da una banchina di 192 metri e pavimentata in decking di legno, lungo il contenimento realizzato mediante banchina in cassoni cellulari. Lo Sno Marine Center dovrebbe raggiungere una dimensione complessiva di 200 mila metri quadrati, che lo renderà unico nel suo genere: oggi i cantieri navali più importanti del mondo hanno dimensioni inferiori. Si potranno ospitare imbarcazioni, navi da diporto ma soprattutto i giga yacht, segmento di super lusso che è diventato strategico per lo sviluppo dell’economia della Gallura e di tutta la Sardegna.