Il caso
I dubbi sulla laurea, la ministra Calderone: «Non c’è nessuna indagine nei miei confronti»
Parla l’avvocato: «Non ci sono ipotesi di reato», lei commenta: «Conferma di quanto sempre sostenuto»
2 MINUTI DI LETTURA
Sassari «È erroneo e fuorviante, e per di più lesivo della reputazione del Ministro Calderone, affermare che la Procura di Roma abbia aperto una indagine relativa al percorso universitario della mia assistita – così l'avvocato Cesare Placanica, legale del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone –. È anzi vero, al contrario, che nessuna indagine è in corso, né potrebbe esserlo. Il Procuratore della Repubblica, preso atto di quanto contenuto nell'atto di denuncia a lui indirizzato, ha difatti iscritto il fatto a modello 45, che per legge riguarda, testualmente, atti non costituenti notizie di reato».
La spiegazione quindi è stata: «È quindi il contenuto dei fatti descritti nell'esposto è stato considerato privo di ogni rilevanza sotto il profilo penale. Il che vuol dire che, neppure astrattamente, sono stati ritenute sussistenti ipotesi di reato. Chiunque può quindi capire che se non c'è il reato, non c'è e non può esserci l'indagine», conclude.
Sul caso ha parlato anche la ministra stessa sui suoi profili social: «Nessun reato e nessun indagato. É la conferma di quanto ho sempre sostenuto. Prendo atto con grande soddisfazione di quanto comunicatomi dal mio legale, Avv. Cesare Placanica, ossia della determinazione del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma che, con riferimento all’esposto sporto nei miei confronti in relazione al mio percorso universitario, ha sancito l’inesistenza di ogni ipotesi di reato e di conseguenza non ha iscritto alcun indagato nel registro delle notizie di reato. Per me, dopo tale autorevole avallo, pienamente conforme a quanto ho sempre sostenuto, la storia finisce qui. A questo punto ho il dovere di procedere per il reato di diffamazione per ogni ulteriore malevola illazione contro la mia persona».
