Viaggi gratis sull’ex Tirrenia, ecco tutti gli indagati: ci sono anche due sardi
Avrebbero viaggiato con carte gold messe a disposizione dalla società
Sassari Sono una quarantina le persone indagate nel secondo filone dell’inchiesta della Procura di Genova che nei giorni scorsi aveva portato al sequestro di tre traghetti della compagnia di navigazione Cin, la ex Tirrenia. Tra le persone oggetto dell’indagine ci sarebbero magistrati, funzionari della prefettura, militari delle forze dell’ordine che avrebbero viaggiato con carte gold gratuite messe a disposizione della compagnia. L’accusa nei loro confronti è la corruzione nell’esercizio delle loro funzioni.
Da mercoledì 16 aprile partiranno i primi interrogatori sul filone che vede coinvolti ammiragli e funzionari di varie capitanerie di porto e dirigenti della Tirrenia-Cin. Per loro il pm ha chiesto due arresti domiciliari e 11 interdittive. Le accuse, a vario titolo, sono di frode, falso e corruzione. Con la nuova legge Nordio, il giudice prima di emettere le misure cautelari deve interrogare gli indagati. Ai militari delle Capitanerie vengono contestati 87 biglietti gratuiti o scontati, per un valore di circa 20 mila euro.
Gli indagati
Per questo filone sono indagati (ma non sono state chieste misure) anche due maddalenini, si tratta di Gianfranco Annunziata, contrammiraglio ed ex capo ufficio addetto alla politica militare nel gabinetto del ministro della Difesa e l’ammiraglio Filippo Giovanni Maria Marini, attuale comandante della Capitaneria di porto di Venezia. Il primo, classe 1967, (coniugato con figli e residente a Roma), si è diplomato presso il Liceo Giuseppe Garibaldi di La Maddalena, frequentando successivamente l’Accademia Navale di Livorno. Marini, classe 1963, nel 2023 aveva ricevuto il Leone d'oro alla carriera per meriti professionali, nel corso del Gran Premio internazionale di Venezia. La cerimonia si è tenuta a Palazzo Grandi stazioni. Nell’isola ha frequentato il liceo classico Garibaldi e la sua famiglia è un pezzo di storia della Maddalena. I Marini hanno rappresentato una parte importante della marineria maddalenina, proprietari di imbarcazioni che hanno garantito, per decenni, il collegamento con l’ isola madre e con la Corsica per il trasporto delle merci e delle persone.
Tra gli altri, l’ammiraglio Pier Federico Bisconti, ora in pensione ma fino a poco tempo fa vicesegretario generale della Difesa ed ex vicedirettore nazionale degli armamenti, e poi gli ufficiali Enrico Lisiola, Fabio Vuolo della capitaneria di Civitavecchia; Edoardo Volo, Aldo Tragiani, Emanuele Bonafede, Pier Federico Landi e Beatrice Lavorenti. Risulta indagato anche Achille Onorato, ad della Moby e figlio dell’armatore Vincenzo Onorato (lui non è indagato).
Le cifre
Nell’ambito dell’inchiesta sono note anche le cifre per cui i sopracitati sono stati indagati. Per il contrammiraglio Gianfranco Annunziata si contano 29 biglietti, per un valore di 8.191,79 euro. Ammiraglio Pier Federico Bisconti, già vicesegretario generale della Difesa, in pensione da febbraio: 12 biglietti, 2.302,79 euro. Ammiraglio Filippo Giovanni Maria Marini, attualmente comandante della Capitaneria di porto di Venezia: 8 biglietti, 1.726,92 euro. Tra i vertici operativi della Capitaneria di Civitavecchia: Enrico Lisiola, capo dei nostromi: biglietti per un valore di 1.945,64 euro. Fabio Vuolo, nostromo: 16 biglietti, 3.357,57 euro. Edoardo Volo, altro ufficiale in servizio a Civitavecchia: 11 biglietti, 908,70 euro.