«No ai tagli alle esenzioni e ai sussidi, il Comune ci pensi»
SASSARI. Le associazioni dei disabili chiedono all’amministrazione comunale di tornare indietro sulla decisione di far pagare mensa e trasporto agli alunni svantaggiati dal prossimo anno scolastico....
SASSARI. Le associazioni dei disabili chiedono all’amministrazione comunale di tornare indietro sulla decisione di far pagare mensa e trasporto agli alunni svantaggiati dal prossimo anno scolastico. Anche perchè iniziano a sentirsi già i primi effetti dei tagli: alcune famiglie rinunceranno alla mensa scolastica perché non sono in grado di pagare: «Questa è una limitazione del diritto allo studio».In un documento, Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), Angsa Sassari Onlus (Associazione Nazionale genitori Soggetti Autistici), Anpa Sardegna Onlus (Associazione nazionale Persone Autistiche), La Sorgente, Ufha (Unione Famiglie Handicappati), Uici (Unione Italiana Ciechi), Uildm (Unione Italiana Lotta Distrofia Muscolare) esprimono la propria preoccupazione per l’eliminazione dell'esenzione, in vigore nei precedenti anni scolastici, e si dicono disponibili a un incontro all’amministrazione comunale per discuterne.Una scelta, affermano, dicono, « che va a colpire due volte una fascia di cittadini molto debole: perchè bambini e perchè disabili. Da settembre gli alunni disabili delle scuole materna ed elementari dovranno pagare un servizio che fino ad ora era gratuito e che, per quanto riguarda il trasporto, deve essere fornito gratuitamente durante la scuola dell'obbligo, così come prevede la normativa nazionale».
La disabilità costa e le famiglie «diventano sempre più povere e sempre più stanche». Madri che rinunciano al lavoro e spese esorbitanti perché spesso si deve ricorrere alle terapie private quando il sistema sanitario pubblico non è sufficiente.Come se non bastasse le famiglie si troveranno gravate da ulteriori spese in quanto, affermano le associazioni, in queste ultime settimane, «si sono viste decurtare drasticamente, da parte del Comune, i contributi provenienti dalla legge 20/97 relativa ai sussidi a persone con disturbo mentale. Contributi che venivano utilizzati per pagare parte dei necessari interventi terapeutici e riabilitativi». E ora avverrà che una stessa famiglia dovrà pagare il servizio di scuolabus e mensa e contemporaneamente percepirà la metà dell'importo della legge 20.
«Tutto ciò non può essere accettato – denunciano le associazioni –. Si possono solo immaginare gli effetti disastrosi di questi tagli senza la previsione di un sistema di esenzione e senza considerare, ad esempio, che in una stessa famiglia ci possono essere due bambini disabili».