La Nuova Sardegna

Sassari

la vittima dei terroristi

Ricordo di Salvatore Cabitta a 50 anni dall’assassinio

Ricordo di Salvatore Cabitta a 50 anni dall’assassinio

PORTO TORRES. A cinquant'anni dall’assassinio del finanziere Salvatore Cabitta - ucciso nel 1966, all’età di 25 anni, da terroristi altoatesini - ieri mattina autorità militari e politiche hanno...

27 luglio 2016
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PORTO TORRES. A cinquant'anni dall’assassinio del finanziere Salvatore Cabitta - ucciso nel 1966, all’età di 25 anni, da terroristi altoatesini - ieri mattina autorità militari e politiche hanno voluto ricordare il militare con una messa solenne nella Basilica di San Gavino. Dopo la funzione religiosa il corteo si è spostato per gli onori e il ricordo davanti alla tomba nel cimitero di via Balai e alla cerimonia nel palazzo del Marchese per ricordare il sacrificio di chi immolò la sua vita per difendere le istituzioni democratiche. Salvatore Cabitta venne ucciso il 24 luglio del 1966 a San Martino in Casies, vicino Bolzano, con i terroristi che lo sorpresero alle spalle facendo fuoco nei pressi di un bar attorno alle 23,30. Rimase vittima dell’attentato anche il suo collega Giuseppe D’Ignoti, che morì alcuni giorni dopo, mentre se la cavò con qualche ferita il finanziere Guzzo. «Salvatore è un esempio per la patria – ha detto durante l’omelia don Gianmario Piga, cappellano militare della Guardia di Finanza – e la medaglia d’oro al merito civile che gli è stata conferita ci ricorda quanto sia stato prezioso ciò che ha fatto e quanto sia stato prezioso il suo lavoro, che rimane nella memoria di tutti noi con il suo sacrificio». Il colonnello Francesco Reni, comandante provinciale delle Fiamme gialle, ha consegnato ai familiari una lettera del comandante generale della guardia di finanza Giorgio Toschi: «Il sacrificio di Salvatore Cabitta – scrive Toschi – costituisce per tutti quanti noi suoi commilitoni, per le nuove generazioni che guardano con speranza al futuro, il richiamo più alto al rispetto di quei valori di lealtà, altruismo e responsabilità che sono alla base delle più elementari regole del vivere civile».

Alla messa in suffragio, oltre ai familiari, hanno partecipato il sindaco Sean Wheeler, il comandante provinciale Antonello Reni, il comandante della tenenza Porto Torres Roberto Zanghì, i rappresentanti di tutte le forze dell’ordine e delle associazioni ex combattenti. (g.m.)

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