«Sì, ho aiutato la diocesi ma dove sta lo scandalo?»
di Barbara Mastino
Ozieri, il cardinale Becciu al convegno della Caritas si toglie qualche sassolino: «Fiero di avervi dato una mano. Io, voi e la mia famiglia ricoperti di calunnie»
13 novembre 2021
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OZIERI. «Orgoglioso, fiero, contento di avervi aiutato. Dov’è lo scandalo?». Ha esordito con queste parole ieri il cardinale Angelo Becciu nel suo discorso di saluto al convegno della Caritas Diocesana di Ozieri “Povertà ed esclusione sociale”. Commosso davanti ai risultati delle opere di carità e di creazione di opportunità di lavoro create dalla Caritas e dal suo braccio operativo cooperativa Spes, il prelato ha colto l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. «Quel poco che ho potuto fare – ha detto – ha portato dei risultati meravigliosi: perché allora creare scandali? Perché massacrare me, la mia famiglia, questa diocesi? Il fango mediatico che è stato creato ha procurato umiliazioni a tutti voi, e questo mi dispiace profondamente. Mi hanno accusato – ha incalzato il cardinale – di avere favorito la mia diocesi: è vero, e cosa c’è di scandaloso? L’ho fatto da Nunzio in Angola e a Cuba, perché non qui? Hanno ricoperto di calunnie la mia famiglia, mio fratello (Tonino, presidente della Spes, ndc) e tutti voi, ma è in corso un processo nel quale mi difenderò e dove dimostrerò che sono appunto calunnie. Mi hanno attribuito conti in paradisi fiscali, ma il Paradiso che conosco io è ben altro. Mi hanno accusato di avere pagato testimoni, ma è tutto falso, sono accuse che respingo e lo dimostrerò. Ma oggi – ha concluso il cardinale – non pensiamo a questo, oggi dobbiamo stare allegri perché oggi è una giornata di festa». Parole salutate da un lungo applauso da parte della folta platea presente al convegno, composta non solo dai soci della Spes, che proprio ieri ha inaugurato la nuova attività della pizzeria inclusiva Piz Stop, ma anche da operatori della Caritas, rappresentanti istituzionali, sacerdoti e operatori parrocchiali e tanti amici giunti a Ozieri da ogni parte della diocesi per dare voce alle opere della Caritas e salutare la nuova attività Spes.
«Il lavoro è dignità, speranza, gioia, e qui tutto questo succede. Qui si applicano il Vangelo e la dottrina sociale della Chiesa – aveva detto poco prima il cardinale Becciu – perché come il papa Francesco ci ha insegnato anche quelle cose che vengono definite scarti possono essere valorizzate». Parole dette con il cuore da chi è orgoglioso di vedere da vicino, come altre volte è capitato, i risultati di progetti finanziati da enti come la Regione e anche dall’8x1000 «ma sempre con progetti che sono stati presentati secondo le regole – aveva detto nella sua relazione il presidente della Spes Tonino Becciu – e ritenuti meritevoli perché possiedono il requisito della autosostenibilità: ovvero che sono capaci di andare avanti da soli». Uno degli esempi portati è stato il panificio, nato con un finanziamento di 100mila euro e che ora ne fattura 5/600mila all’anno «e soprattutto – ha detto Becciu – dà lavoro a 15 persone, 15 famiglie». Quindici persone sulle 75 alle quali la Spes, che dal 2005 conta 400 inserimenti lavorativi, attualmente dà lavoro.
«Il lavoro è dignità, speranza, gioia, e qui tutto questo succede. Qui si applicano il Vangelo e la dottrina sociale della Chiesa – aveva detto poco prima il cardinale Becciu – perché come il papa Francesco ci ha insegnato anche quelle cose che vengono definite scarti possono essere valorizzate». Parole dette con il cuore da chi è orgoglioso di vedere da vicino, come altre volte è capitato, i risultati di progetti finanziati da enti come la Regione e anche dall’8x1000 «ma sempre con progetti che sono stati presentati secondo le regole – aveva detto nella sua relazione il presidente della Spes Tonino Becciu – e ritenuti meritevoli perché possiedono il requisito della autosostenibilità: ovvero che sono capaci di andare avanti da soli». Uno degli esempi portati è stato il panificio, nato con un finanziamento di 100mila euro e che ora ne fattura 5/600mila all’anno «e soprattutto – ha detto Becciu – dà lavoro a 15 persone, 15 famiglie». Quindici persone sulle 75 alle quali la Spes, che dal 2005 conta 400 inserimenti lavorativi, attualmente dà lavoro.