La Nuova Sardegna

Sassari

L’investimento

Il Cityplex Moderno si prepara al raddoppio: 4 nuove sale, ristoranti, spazi per la musica

di Roberto Sanna
Il Cityplex Moderno si prepara al raddoppio: 4 nuove sale, ristoranti, spazi per la musica

L’imprenditore cagliaritano Alessandro Murtas, titolare del cinema, in estate ha avviato il cantiere: «Una struttura bellissima al centro della città con tanta storia alle spalle: è giusto investire ancora»

24 settembre 2024
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Sassari Il Cityplex Moderno ha il vento in poppa e raddoppia. Restituendo, in più, un pezzo di storia alla città con la riqualificazione completa di un complesso che si affaccia direttamente sul Fosso della noce, tra viale Umberto e via Adelasia. Forte del successo al botteghino e nelle rassegne, confortato dai riconoscimenti, il titolare Alessandro Murtas ha dato il via all’inizio dell’estate a una fase di espansione che vedrà il Moderno trasformarsi in un vero centro culturale con altre quattro sale, un’arena all’aperto, due ristoranti, e uno spazio anche per qualche evento jazz. Quasi tutto ricavato nella parte inferiore della struttura, una superficie di 900 metri quadri che ha vissuto diverse vite, l’ultima come circolo musicale con diverse gestioni e tendenze.

«Siamo aperti da sette anni ma in realtà sono cinque, perché abbiamo inaugurato il Cityplex alla fine del 2017 e in mezzo c’è stato il covid. Però le soddisfazioni non sono mancate, ci hanno premiato più volte col Biglietto d’oro a livello nazionale e quando ho visto le potenzialità della struttura ho deciso di investire ancora». Alessandro Murtas, l’imprenditore cagliaritano che dieci anni fa ha scommesso e dato nuova vita a uno dei tanti cinema storici e inutilizzati in città, ha una visione lunga. E anche romantica: «Questo stabile è stupendo, muri in pietra e tufo, condotti di carbonaie, archi, soffitti altissimi. Ed è al centro della città, con un giardino di mille metri quadri, a 200 metri da piazza d’Italia. Io non sono fatto per andare in periferia, anche se come imprenditore avere spazi e parcheggi mi farebbe comodo. Ma al centro è un’altra cosa». Dagli archivi del Comune è spuntata anche la cartografia delle diverse vite vissute dalla struttura, compresa quella che sembrava una leggenda metropolitana di una piscina: invece una volta buttati giù i muri, i pilastri coi segni blu e le linee sul pavimento trovati dagli operai hanno mostrato in maniera inequivocabile che la piscina è esistita davvero. Una sorpresa è stata la “stanza del senatore”, utilizzata quasi come b&b da un politico e tappezzata di pagine di giornali sul sequestro Moro. Il nuovo progetto prevede anche la riqualificazione dell’ultimo piano, che un tempo ospitava una spaghetteria e verrà trasformato in ristorante con terrazza.

Le demolizioni sono già a buon punto e presto si passerà alla fase operativa: «La mia idea è quella di avere pronto il giardino per il prossimo maggio – dice Alessandro Murtas –, la città potrà riappropriarsi di uno spazio prezioso. La prima fase è stata molto faticosa, l’impresa ha dovuto portare su per via Adelasia le macerie letteralmente con le carriole, ora siamo pronti alla ricostruzione. Il giardino sarà il primo passo, poi arriverà tutto il resto».

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