La Nuova Sardegna

Sassari

Cerimonia

Ozieri, al Premio Logudoro commozione per la poesia del piccolo Gioele Putzu

di Barbara Mastino

	L'emozionante momento della lettura della poesia del piccolo Gioele Putzu
L'emozionante momento della lettura della poesia del piccolo Gioele Putzu

L'opera del bimbo morto il 14 settembre in un incidente al campo sportivo di San Nicola era dedicata al nonno ed è stata letta prima della premiazione

06 ottobre 2024
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Ozieri «Cando m'ischido cun manneddu / cando m'ischido su manzanu / in domo de manneddu / nos damus sa manu / e umpare ch'essimus». Le parole della poesia dedicata al nonno Matteo da Gioele Putzu, il bimbo morto il 14 settembre in un incidente mentre giocava nel campo sportivo di San Nicola, hanno aperto la cerimonia di premiazione del 43esimo Premio Logudoro di Ozieri al quale Gioele si era iscritto, seguito dalla sua insegnante Vanna Sanciu, nella sezione Iscolas dedicata ai bimbi delle primarie.

Le sue bellissime parole - della poesia “Risveglio col nonnino”, “manneddu,”in Logudorese hanno fatto da apertura a una cerimonia che, anche per questo motivo, è stata molto sentita. A trionfare nella sezione regina intitolata a Monserrato Meridda, a tema e metrica imposti, il cui tema quest'anno era "Ite coro gighimus", è stato Piergiuseppe Branca di Sassari ma originario di Chiaramonti. L'evento, organizzato dal Sodalitziu Culturale Otieresu intitolato ai poeti Cubeddu, Morittu e Pirastru e patrocinato dalla Regione e dall’assessorato alla Cultura del Comune di Ozieri, si è svolto sabato nella sala conferenze di Agris presentato da Laura Mulas, cantautrice e cultrice di lingua sarda, nonché uno dei nuovi ingressi nel direttivo del sodalizio, recentemente rinnovato. A comporlo sono il presidente Gavino Contu, la vice Monica Albertini, il segretario Martino Meloni, la tesoriera Laura Mulas e i consiglieri Nino Arras, Giusy Boe e Maria Carmela Zintu. Alcuni di essi sono anche componenti della giuria, presieduta da Giuseppe Soddu, uno dei massimi esponenti della linguistica sarda, che ha curato le opere del berchiddese don Pietro Casu ed é stato dirigente scolastico di vari istituti in Sardegna e Lombardia; il segretario Francesco Cossu, insegnante in pensione, esperto di metrica della lingua sarda logudorese; Nino Arras, insegnante in pensione; Carmela Arghittu, cultrice di letteratura sarda e componente della “Compagnia delle donne”; Gavino Contu, insegnante in pensione, cultore ed esperto di lingua sarda e componente del coro “Città di Ozieri”; Tonino Langiu, pensionato, poeta, studioso della lingua sarda e componente di numerose giurie; Martino Meloni, insegnante di musica; le insegnanti Amelia Pericu, e Sandra Zambolin.
 

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