La Nuova Sardegna

Sassari

Tribunale

Un pugno al padre e gli rompe la dentiera: «Ti faccio mangiare minestrina»: condannato

Un pugno al padre e gli rompe la dentiera: «Ti faccio mangiare minestrina»: condannato

Un 40enne e la compagna sono accusati di lesioni e minacce

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Valledoria Dopo una discussione particolarmente animata aveva colpito con così tanta forza il padre da rompergli la dentiera. Ieri mattina un 40enne di Valledoria è stato condannato in tribunale a Sassari a sei mesi di reclusione. La sua compagna di 38 anni, anche lei finita a giudizio, è stata condannata a quattro mesi. A entrambi (difesi dall’avvocato Gavinuccia Arca) erano contestate le accuse di lesioni e minacce, quest’ultimo reato riferito alle parole che avrebbero rivolto – ad agosto del 2020 – all’uomo, un 62enne. Alcune frasi in particolare sono contenute nel capo di imputazione: «Se chiami i carabinieri te la faccio pagare cara, ti faccio mangiare minestrina... tranquillo, tanto te la faccio pagare stanotte, e credimi che te la faccio pagare, stanotte al buio...».

Quel giorno di agosto di cinque anni fa, in base alla ricostruzione dei fatti fornita dagli inquirenti che avevano svolto le indagini, tra i tre ci sarebbe stato uno scambio reciproco di offese e minacce. Una lite furibonda, nata per motivi molto banali, durante la quale il figlio del 62enne avrebbe “afferrato per il collo il padre sbattendolo al muro e colpendolo con un pugno al volto”. In seguito all’aggressione si era persino rotta la dentiera.

Erano stati momenti di tensione durante i quali la persona offesa, forse nel tentativo di divincolarsi e difendersi, aveva colpito con una manata sulla spalla la nuora, le aveva graffiato un braccio e lei aveva perso l’equilibrio. Per questo anche il 62enne, nello stesso processo in cui era persona offesa, si è trovato imputato di lesioni considerato che la 38enne (che a sua volta si è costituita parte civile) lo aveva denunciato.

Ma il giudice Caterina Serra ieri mattina ha ritenuto di dover assolvere l’uomo – parte civile con l’avvocato Nino Cuccureddu – da questo reato, probabilmente condividendo la tesi della difesa. (na.co.) 

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