Sassari, i carabinieri cercano la refurtiva ma a casa trovano cocaina
Il gommista 43enne in possesso di droga finisce ai domiciliari con braccialetto elettronico
Sassari Va ai domiciliari con il braccialetto elettronico Alessandro Pinna, il gommista sassarese di 43 anni arrestato giovedì 20 marzo dai carabinieri della sezione radiomobile di Sassari. I militari, che stavano eseguendo una perquisizione al pian terreno dell’abitazione della mamma dell’indagato – area della casa in uso a Pinna – hanno trovato 250 grammi di cocaina. In realtà i carabinieri stavano cercando altro. Ossia la refurtiva di un colpo che era stato commesso in un appartamento di Usini.
Nella convinzione che il 43enne potesse essere coinvolto in quel furto sono andati a casa sua. E invece hanno trovato la droga. Trentacinque grammi erano custoditi in una busta di cellophane trasparente, mentre altri 210 grammi erano stati conservati in una busta di alluminio sigillata con del nastro isolante. Recuperato, inoltre, anche un bilancino di precisione.
Ieri mattina, nel carcere di Bancali, Pinna è comparso davanti al gip Gian Paolo Piana per l’interrogatorio di garanzia, accompagnato dal suo avvocato difensore Marco Palmieri. Il giudice ha rilevato a carico del gommista “gravi indizi di colpevolezza” considerata “la quantità di stupefacente, nonché gli strumenti di pesatura, di taglio e di confezionamento rinvenuti” che hanno portato a ritenere che quella sostanza venisse conservata non per uso personale ma per essere ceduta ad altri. Il giudice Piana ha accolto la richiesta di attenuazione della misura cautelare proposta dall’avvocato Palmieri e ha concesso all’indagato gli arresti domiciliari. (na.co.)