La Nuova Sardegna

“Bianco”, l’America di Bret Easton Ellis

“Bianco”, l’America di Bret Easton Ellis

Un memoir, un saggio, un libro diverso da quelli a cui Bret Easton Ellis ci ha abituato. In “Bianco” (Einaudi, 268 pagine, 19 euro) l'enfant terrible della letteratura parte dalla sua infanzia, dall'a...

26 ottobre 2019
2 MINUTI DI LETTURA





Un memoir, un saggio, un libro diverso da quelli a cui Bret Easton Ellis ci ha abituato. In “Bianco” (Einaudi, 268 pagine, 19 euro) l'enfant terrible della letteratura parte dalla sua infanzia, dall'adolescenza con grandi scorpacciate di film horror, passa attraverso i successi letterari, dall'esordio con “Meno di zero” ad “American Psycho”, e arriva al 2018 nell’era dominata dai attraverso i social.

Sintesi perfetta di autobiografia e satira sociale, “Bianco” è una critica tanto affilata quanto spassosa di alcune delle piaghe che affliggono il nuovo secolo: l'ipocrisia elevata a galateo, il moralismo che sostituisce il giudizio estetico, la paura di esprimere un'opinione perché si finirebbe impallinati dai «giustizieri» del web. Quelle di Ellis nonsono solo provocazioni (o il cahier de doléances di un «maschio bianco» inconsapevole dei suoi privilegi), ma un invito a essere piú sinceri, piú autentici, a pensare con la propria testa senza preoccuparsi costantemente dell'opinione degli altri. Ellis non si accontenta di interpretazioni superficiali solo perché politically correct. “Bianco” è un'indagine senza sconti nel rimosso dello spirito del tempo.

«A un certo punto – spiega lo scrittore – nel corso degli ultimissimi anni un vago eppure opprimente e irrazionale fastidio ha preso a straziarmi. Questo fastidio riguardava cose all'apparenza così lontane dai miei consueti interessi, che ero sorpreso dallo sforzo incredibile che dovevo fare per liberarmi dal disgusto e dalla frustrazione provocati dalla stupidità altrui: adulti, semplici conoscenti ed estranei che sui social condividono pareri e giudizi avventati, stupide preoccupazioni, sempre con l'incrollabile certezza di avere ragione».

Primo piano

Ecco i sindaci anti spopolamento «Ora ci aiutiamo da soli»

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative