La Nuova Sardegna

IL FESTIVAL 

Ritorna “Isole che parlano”

Ritorna “Isole che parlano”

La manifestazione è arrivata all’edizione numero venticinque e si svolgerà dal 5 al 12 settembre

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In fondo, a pensarci bene, era già stato scritto nel nome. Isole che parlano. Arrivata all’edizione numero venticinque – un quarto di secolo, fanno notare gli organizzatori –, il festival si riscopre nella sua natura intrinseca: l’assenza di un luogo unico e il rifiuto a una sola forma d’arte. Sono isole differenti, dedicate alla musica, alla fotografia, ai laboratori per i piccoli, ai sapori, ma sono isole comunicanti.

Isole comunicanti

Dal 5 al 12 settembre la manifestazione si muoverà geograficamente tra le cornici di Palau, La Maddalena, Arzachena e Luogosanto. Manca più di un mese, ma ieri la XXV edizione del festival internazionale è stato presentato dai direttori artistici, i fratelli Angeli. «Pur non essendo il primo in assoluto, “Isole che parlano” può ritenersi uno degli eventi precursori nella sua caratteristica itinerante – le parole di Nanni Angeli – Così lo avevamo pensato all’inizio e più o meno nella stessa forma viene proposto ancora oggi». Punta l’accento sulla particolarità dei luoghi dove l’evento si sposta, Paolo Angeli, quando elenca le varie location. Chiese campestri, siti archeologici, borghi, scorci naturalistici. «Il connubio tra il patrimonio storico e paesaggistico insieme ai concerti e le proposte culturali» è l’essenza di Isole che Parlano.

Gli appuntamenti

L’anteprima è affidata a un concerto. Domenica 5 settembre, alla tomba dei giganti Coddu Vecchju di Arzachena si esibirà il duo Shakti composto da Daniela Savoldi, violoncellista italo-brasiliana, e Eloisa Manera, violinista italo-spagnola. Ci si cala subito nel tema delle melodie internazionali e sui generis che contraddistinguono l’intera selezione musicale della rassegna. Il duo proporrà un lavoro originale pensato appositamente per Isole che parlano, così come altri ospiti dei giorni successivi. Dal 6 al 9 settembre va in scena Isole che Parlano ai bambini a cura di Alessandra Angeli. Un ciclo di laboratori per bambini e ragazzi legati a diverse espressioni artistiche. La musica torna il 9 settembre: la mattina escursione verso la batteria Talmone e poi a Punta Don Diego (Palau) il concerto di Marcellì Bayer. Nel pomeriggio alla Maddalena, a Punta Tegge, concerto al tramonto di Gavino Murgia.

Venerdì 10 settembre, al mattino a Luogosanto con Gli Amici di Matteo Campanari di Locusantu e Gavino Murgia («incontro tra il jazz sperimentale e la tradizione secolare dei maestri campanari basato sull’improvvisazione»). A seguire, concerto di Ilienses. Nel pomeriggio, tappa a Palau per un concerto in riva al mare di Cala Martinella con il duo inedito Valeria Sturba e Caterina Palazzi. Dopo cena a Punta Palau, a Porto Faro per il concerto dei Sirom e poi Caterina Palazzi con i Sudoku Killer.

Sabato 11 settembre il programma si apre alla chiesa campestre di San Giorgio con l’incontro e il concerto con Davide Ambrogio, nel pomeriggio alla fortezza di Monte Altura si esibiscono il Tenore del Cuncordu e il Tenore de Orosei e del Cuncordu Bolothanesu. In serata, la Ooopopoiooo orchestra e i Seward. Domenica, alle cantine “La Contralta” di Palau, aprono di mattina i Freak Motel. Nel pomeriggio dopo cinque anni si torna all’arcipelago della Maddalena, l’occasione è il concerto al tramonto all’isola di Spargi di Redi Hasa insieme a Rocco Nigro. Infine, la conclusione sarà col saluto al mare sulla spiaggia di Palau Vecchio con Sasha Agranov e Pablo Domichovsky.

La mostra fotografica

La sezione fotografica, quest’anno, vede come suo grande protagonista il grande fotografo (non solo) di guerra Francesco Cito. La sua esposizione Wide gaze (un ampio sguardo) inaugurerà al centro di documentazione del territorio di Palau il 9 settembre e rimarrà visitabile un mese. Si tratta di un progetto originale con più sotto-testi: l’ampio sguardo è quello delle ottiche grandangolari utilizzare, quello dell’arco temporale e tematico e quello dell’impronta dell’autore, come spiegato da Nanni Angeli. A cavallo tra due secoli, il racconto di uno dei reporter italiani più importanti. Giovedì sera si terrà anche l’incontro “Riflessioni sull’etica di un mestiere” insieme a Cito.

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