ISOLE CHE PARLANO
Musica che guarda al futuro
“Isole che Parlano” a trecentosessanta gradi con le radici stabili nella storia, i piedi ben saldi nel presente e lo sguardo rivolto al futuro. Tra Palau, La Maddalena e Luogosanto, prende il via...
04 settembre 2021
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“Isole che Parlano” a trecentosessanta gradi con le radici stabili nella storia, i piedi ben saldi nel presente e lo sguardo rivolto al futuro. Tra Palau, La Maddalena e Luogosanto, prende il via domani la venticinquesima edizione dello storico festival multiculturale allestito da Sarditudine e guidato in tandem dai fratelli Nanni e Paolo Angeli. La manifestazione dedicata alla musica, alla fotografia, all’enogastronomia e con un’ampia sezione dedicata ai bambini proseguirà fino a domenica 12 settembre in alcune delle più suggestive aree delle suddette località con un percorso studiato come un itinerario che accompagnerà il pubblico alla scoperta di antiche chiese campestri, fari, siti archeologici e borghi, scogliere caratterizzate dall’unicità del granito gallurese, piccole cale e spiagge e forti sardo-piemontesi. Tra le più attese c’è sicuramente la tranche musicale, in cartellone dal 9 al 12, con ben diciassette appuntamenti che spaziano tra tradizione e innovazione con un lungo programma che si occupa di ospitare e produrre concerti di musiche d’avanguardia e produzioni culturali autoctone orientante su realtà di ricerca jazz, new-jazz, world music e musiche di tradizione e ancora workshop e incontri-lezione. Una selezionata lista di artisti e una prerogativa, come spiega il direttore artistico Paolo Angeli. «La componente della creatività, della fantasia, l’unicità sono quegli elementi che ci portano a scegliere gli artisti da invitare. Sin dalla nascita di Isole che Parlano, l’idea è sempre stata quella della ricerca dei linguaggi musicali. Un approccio alla completezza nel genere in modo che si saltino le classificazioni».
Tra gli ospiti più attesi gli stranieri Shakti duo, Širom, Seward, Redi Hasa. Daniela Savoldi ed Eloisa Manera, Gavino Murgia, Caterina Palazzi e Ooopopoiooo Orchestra tra quelli nazionali. Una particolare attenzione alle località dove si svolgono le attività nel rispetto della storia e della natura. «Decidiamo il sito per il concerto in base alla musica dell’artista in questione e non al contrario. Per esempio quando abbiamo pensato al live acustico di Marcellì Bayer al sax baritono (giovedì 9 alle 11,30), non potevamo non inserirlo in un contesto granitico come quello di Talmone nella Punta Don Diego di Palau oppure quello del progetto originale degli Ilienses dal concetto musicale moderno con venature post rock gotiche insieme al Tenore Murales de Orgosolo nel set organizzato nel bosco del castello di Baldu (il 10 settembre alle 11.30)».
Da segnalare, fra i tanti in cartellone: il 10, in riva al mare a Cala Martinella, alle 18.30, un inedito duo formato da Valeria Sturba al violino e Caterina Palazzi al contrabbasso e alle 21.30 a Punta Palau in località Porto Faro, il folk d’avanguardia del trio sloveno dei Širom. L’11 alle 22.30 i Seward, formazione con musicisti provenienti dall’Argentina, dal Venezuela e dalla Spagna. Ancora il 12 ultimo giorno del festival, alle 18.30 il tramonto a Cala Corsara sull’Isola di Spargi con “Stolen Cello” del celebre violoncellista albanese Redi Hasa. «C’è una sezione molto legata alla Sardegna e alla rinnovazione del concetto della musica sarda – prosegue Paolo Angeli –. Abbiamo unito diverse realtà musicali con la nostra tradizione e una particolare attenzione a quella della coralità nelle sue diverse forme come il canto a tenore e quello a cuncordu». Altrettanto importanti sono le altre sezioni come quella dedicata all’infanzia, diretta da Alessandra Angeli, prevista dal 6 settembre, tre giornate di laboratori in cui bambini e ragazzi sperimenteranno differenti linguaggi espressivi in relazione con se stessi, gli altri nell’ambiente che li circonda, il territorio e la sua storia. Giovedì 9 alle 21.30, l’inaugurazione della mostra Wide Gaze (Un ampio sguardo) di Francesco Cito, aperta fino al 9 ottobre. Incontri, proiezioni e concerti sono a ingresso gratuito eccetto lo spettacolo a Spargi per cui è previsto il pagamento del trasferimento. Il programma completo, le prenotazioni e gli orari, sul sito ufficiale isolecheparlano.it.
Tra gli ospiti più attesi gli stranieri Shakti duo, Širom, Seward, Redi Hasa. Daniela Savoldi ed Eloisa Manera, Gavino Murgia, Caterina Palazzi e Ooopopoiooo Orchestra tra quelli nazionali. Una particolare attenzione alle località dove si svolgono le attività nel rispetto della storia e della natura. «Decidiamo il sito per il concerto in base alla musica dell’artista in questione e non al contrario. Per esempio quando abbiamo pensato al live acustico di Marcellì Bayer al sax baritono (giovedì 9 alle 11,30), non potevamo non inserirlo in un contesto granitico come quello di Talmone nella Punta Don Diego di Palau oppure quello del progetto originale degli Ilienses dal concetto musicale moderno con venature post rock gotiche insieme al Tenore Murales de Orgosolo nel set organizzato nel bosco del castello di Baldu (il 10 settembre alle 11.30)».
Da segnalare, fra i tanti in cartellone: il 10, in riva al mare a Cala Martinella, alle 18.30, un inedito duo formato da Valeria Sturba al violino e Caterina Palazzi al contrabbasso e alle 21.30 a Punta Palau in località Porto Faro, il folk d’avanguardia del trio sloveno dei Širom. L’11 alle 22.30 i Seward, formazione con musicisti provenienti dall’Argentina, dal Venezuela e dalla Spagna. Ancora il 12 ultimo giorno del festival, alle 18.30 il tramonto a Cala Corsara sull’Isola di Spargi con “Stolen Cello” del celebre violoncellista albanese Redi Hasa. «C’è una sezione molto legata alla Sardegna e alla rinnovazione del concetto della musica sarda – prosegue Paolo Angeli –. Abbiamo unito diverse realtà musicali con la nostra tradizione e una particolare attenzione a quella della coralità nelle sue diverse forme come il canto a tenore e quello a cuncordu». Altrettanto importanti sono le altre sezioni come quella dedicata all’infanzia, diretta da Alessandra Angeli, prevista dal 6 settembre, tre giornate di laboratori in cui bambini e ragazzi sperimenteranno differenti linguaggi espressivi in relazione con se stessi, gli altri nell’ambiente che li circonda, il territorio e la sua storia. Giovedì 9 alle 21.30, l’inaugurazione della mostra Wide Gaze (Un ampio sguardo) di Francesco Cito, aperta fino al 9 ottobre. Incontri, proiezioni e concerti sono a ingresso gratuito eccetto lo spettacolo a Spargi per cui è previsto il pagamento del trasferimento. Il programma completo, le prenotazioni e gli orari, sul sito ufficiale isolecheparlano.it.