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“Berlinguer. La grande ambizione” apre la Festa del Cinema di Roma

“Berlinguer. La grande ambizione” apre la Festa del Cinema di Roma

La pellicola con Elio Germano racconta la vita del leader del Pci

16 ottobre 2024
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“Berlinguer. La grande ambizione” è il film che ha aperto la diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma in programma fino al 27 ottobre all'Auditorium Parco della Musica e in altri luoghi della città. Il film, girato in parte anche in Sardegna, è una immersione in cinque anni di vita di un uomo che credeva ostinatamente in una rivoluzione democratica che mirava esclusivamente al bene collettivo.

Il film di Andrea Segre interpretato da Elio Germano, nei cinema dal 31 ottobre, parte dal 1973, anno dell’attentato al segretario del più importante partito comunista del mondo occidentale. Viene evidenziata, anche attraverso immagini di repertorio, la costruzione progressiva del progetto di Berlinguer, che richiedeva la collaborazione fra le classi popolari e un dialogo con la Dc. I suoi tentativi di portare il Pci al governo, sostenuto da milioni di italiani, terminarono con l’assassinio di Aldo Moro.

«Oggi c’è un gran parlare di leader, della necessità di trovare dei leader, mentre Berlinguer era un segretario, lui ascoltava molto, faceva parlare gli altri - ha detto Germano - anche il suo corpo, il suo modo di muoversi, erano quelli di un uomo che portava un peso, del dubbio e del senso di responsabilità nei confronti del popolo. Il suo corpo raccontava qualcosa, e anche in quello è stato una fonte di ispirazione. Aveva una grande ricchezza di punti di vista, c’era tanto di quello che non abbiamo più». Per realizzare il film il regista ha intervistato testimoni dell’epoca, cercato filmati, riletto i verbali delle riunioni della direzione del Pci. Segre ha ben compreso quanto fosse importante la ricchezza dei punti di vista, la condivisione e la dimensione collettiva. «L’approccio è stato proprio quello di approfondire le questioni di cui quegli intellettuali erano portatori. - ha specificato Germano - Non abbiamo fatto una ricostruzione esteriore ma un'indagine quasi da storici, senza forzare le cose. L'atteggiamento è stato di profondo rispetto ».

Rispetto al fallimento del compromesso storico e al confronto con la politica di oggi il regista ha commentato: «Quella stagione, l’incontro tra Dc e Pci, ha prodotto comunque risultati molto importanti, come la Sanità pubblica, ad esempio. Oggi la grande ambizione però la ha la destra, nel senso che sembrano avere un’idea chiara. Purtroppo nella sinistra c’è un maggiore disorientamento e c’è ancora da capire cosa farne di quel passato».

Un'ultima riflessione di Segre riguarda anche la politica di oggi a livello globale: « A noi interessava raccontare il “grande” gramsciano: qualcosa che non è di uno solo, ma è di tutti. Disveliamo la menzogna per cui la felicità è prodotta dalla competizione, dalla gara e dal vincere. Si sta meglio quando si condivide, quando si fanno le cose per una grande ambizione. È l’ambizione di stare meglio al mondo. Questa è una dimensione dell'agire sociale e politico che oggi si è un po' persa e si è articolata in altri modi. Quello che stiamo vedendo ora nel mondo è come ci sia abbastanza chiaramente un'idea che guida le componenti politiche di destra, mentre sia un po' disorientata quella che guida le idee di sinistra. Nel mondo insomma c'è una chiarezza di prospettiva politica nella destra e un disorientamento maggiore nella sinistra, che si chiede che cosa fare di certe origini».

A Porto Torres ci si ricorda delle riprese del film su Berlinguer cominciate il 6 dicembre 2023 nell'area monumentale di Monte Agellu e successivamente anche nella Isola Piana a Stintino. Tra le comparse locali, in tutto 300 persone, l'ex portiere storico del Porto Torres calcio, Angelo Occone.

La colonna sonora del film è firmata da un musicista e compositore di Buggerru, Jacopo Incani. Il pezzo richiama le atmosfere delle vecchie colonne sonore di Ennio Morricone e anche la voce – un cantato struggente, etereo e profondo allo stesso tempo – sembra ispirarsi a quello di Edda Dell’Orso. Infine, la segretaria del Pd, Elly Schlein che non è potuta intervenire alla presentazione del film: «Ci tenevo moltissimo a partecipare alla Festa del Cinema di Roma , non solo per l’importanza di questo film che esce a 40 anni dalla scomparsa di Enrico Berlinguer, ma pure perché conosco e stimo da tanti anni il lavoro di Andrea Segre. Purtroppo devo essere al prevertice socialista a Bruxelles». 

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