La Nuova Sardegna

L’appuntamento

Gigi Piras, il timido campione del Cagliari che segnò 104 gol

di Enrico Gaviano
Gigi Piras, il timido campione del Cagliari che segnò 104 gol

Il 22 ottobre a Selargius la presentazione del libro di Piero Marongiu: testimonianze e aneddoti sulla la carriera di un calciatore d’altri tempi

20 ottobre 2024
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 C’è un altro grande Gigi nella galleria dei campioni del Cagliari. Dopo il grande Riva, un figlio della Sardegna. Gigi Piras, nome e cognome comunissimi nell’isola ma non nel calcio italiano. Perché il ragazzo nato a Selargius nel 1954 occupa un posto di primo piano nel Cagliari ma non è passato certo sotto traccia nella nostra serie A. Ora dalla sua storia è stato tratto in libro, “Gigi Piras, una vita in rossoblù”, che verrà presentato martedì 22 ottobre alle 18, nell’aula consiliare del suo paese, Selargius. Una data scelta non a caso visto che quel giorno Piras compirà 70 anni.

A scriverlo Piero Marongiu, classe 1956, nato a Seneghe in provincia di Oristano, scrittore (questo è il suo ottavo libro) e giornalista, è collaboratore storico della Nuova Sardegna. Il volume, edito da La Zattera di Alessandro Cocco, è un bel racconto cronologico della vita e della carriera di Gigi e raccoglie tantissime testimonianze di persone che sono state vicine al giocatore rossoblù: parenti, amici, consiglieri, allenatori, compagni di squadra. Un caleidoscopio di ricordi in cui anche il calciatore racconta tanti particolari della sua carriera.

Un volume in cui Riva in particolare, ma anche gli altri campioni del leggendario Cagliari dello scudetto, giocarono in ruolo fondamentale. «Devi rubare con gli occhi» gli disse in sardo uno zio. E lui lo fece, cercando di carpire i loro segreti, e riuscendo con l’impegno e l’umiltà a diventare un calciatore importante nel Cagliari. Con lui si ricordano personaggi come Albertosi, Tiddia, Virdis, Riva, Scopigno, Selvaggi e tanti altri, in un tuffo nel grande passato rossoblù.

Un quadro in cui si possono leggere anche tanti aneddoti divertenti, emozionanti, particolari, che fanno emergere un calcio d’altri tempi , in cui se contava anche allora il denaro, succedevano cose che adesso sarebbero impensabili. Basti pensare a cosa accadde il giorno che esordì in prima squadra in serie A segnando anche il suo primo gol. Un Cagliari-Fiorentina del 1974 quando l’allenatore Chiappella lo mandò in campo alla fine del primo tempo al posto dell’infortunato Nené. Piras si era già fatto largo nelle formazione giovanile di Di Martino del Cagliari, con le sue grandi doti di opportunista dell’area di rigore. A dieci minuti dalla fine l’incredibile divenne realtà: angolo di Brugnera, la palla sbatte su uno dei tre difensori viola che montano una guardia ferrea su Gigi Riva, e finisce dalle parti del non ancora ventenne Piras, lasciato tutto solo dagli avversari. Il ragazzino si butta su quel pallone e lo sbatte dentro. Gooool, 1-0, vittoria. Corre Piras a braccia alzate ma si accorge di aver perso una lente a contatto. A fine partita inizia la ricerca sull’erba del Sant’Elia di quella lente facendo incuriosire coloro che si erano attardati sugli spalti. Ma più incredibile è quanto accaduto dopo. Gigi non aveva l’auto e ad accompagnarlo, ma solo sino a piazza Repubblica dove passava il C rosso, filobus che copriva la tratta Cagliari-Selargius, fu con la sua spider Bobo Gori. Piras prese il bus e nessuno su quel mezzo pubblico lo riconobbe. Eppure era stato l’improvviso eroe del Cagliari. Un libro che certamente Gigi Piras ha meritato, visto che è nella top ten dei migliori giocatori del Cagliari e sul podio fra i sardi insieme a Gianfranco Zola e Niccolò Barella. Ma nella classifica dei bomber rossoblù e secondo assoluto dietro l’inarrivabile “Rombo di tuono” che ha segnato 207 reti . Piras, giocando dal 1974 al 1987, è arrivato a 104 giocando nel Cagliari tre partite in più di Riva (377 a 374). Il muro dei 100 gol lo ha superato un solo altro rossoblù, David Suazo, fermatosi a 102 reti. Da segnalare che la prefazione del libro è stata curata dal giornalista Nanni Boi, che nella doppia veste di ragazzino tifoso e poi di professionista della penna, regala nella presentazione del libro di Marongiu qualche altra chicca da leggere assolutamente.

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