Don Mario Farci è il nuovo vescovo di Iglesias
La consacrazione nella chiesta di sant’Elena a Quartu dove il presule, che è anche preside della Facoltà teologica della Sardegna, ha cominciato il suo cammino religioso
Quartu Sant’Elena Don Mario Farci da ieri 8 febbraio è il nuovo vescovo di Iglesias. E’ stato consacrato nella basilica di sant’Elena nel corso di una solenne concelebrazione, presieduta dall’arcivescovo di Cagliari e segretario generale della CEI, monsignor Giuseppe Baturi, insieme con tutto l’episcopato sardo. Domenica prossima 16 febbraio il nuovo presule farà il suo ingresso ufficiale a Iglesias e prenderà possesso canonico della diocesi mineraria, di cui è il diciassettesimo vescovo di una serie iniziata nel 1763 con monsignor Luigi Satta, originario di Orgosolo, vicario generale di Alghero. La principale chiesa di Quartu - dove don Farci è stato chierichetto e ha maturato la sua vocazione - non nuova alle ordinazioni episcopali (quella di ieri è stata la terza negli ultimi 50 anni) si è riempita quasi un’ora prima dell’inizio di un rito che risale ai primi tempi della comunità cristiana, quando gli apostoli imponevano le mani sui presbiteri e diaconi loro primi collaboratori nell’annuncio del Vangelo. Autorità civili (in prima fila i sindaci di Quartu e Iglesias) e militari, da Iglesias sono arrivate circa 300 persone, numerose delegazioni di laici e sacerdoti sono giunte da tutte le sedi in cui don Mario Farci (57 anni) ha lavorato dal 1991 come vice parroco, assistente degli studenti universitari, cappellano, soprattutto docente di teologia dogmatica nella Pontificia Facoltà Teologica, di cui è preside dal 2022. Tra gli studenti l’ha raggiunto, il 30 novembre scorso, il “biglietto” di papa Francesco che lo chiamava a far parte dei 223 vescovi diocesani operanti in Italia e degli oltre 5.300 pastori che nel mondo fanno parte del collegio apostolico di cui il Sommo Pontefice si avvale per guidare e governare la Chiesa universale.
«Una nomina del tutto imprevista, quando avevo fatto altri programmi di studio e lavoro», ha commentato il neopresule. Per assumere questa responsabilità - «Dilatare nello spazio e nel tempo la compassione di Cristo per gli uomini», ha detto l’arcivescovo Giuseppe Baturi all’omelia - don Farci, dopo il canto del “Veni creator Spiritus” ha più volte giurato e preso 9 impegni solenni: adempiere fino alla morte il ministero episcopale, predicare con fedeltà e perseveranza il Vangelo, custodire integro il deposito della fede secondo la tradizione della Chiesa, come vero pastore cercare le “pecore smarrite”, pregare “senza stancarsi” per il popolo santo di Dio, esercitare in modo irreprensibile il ministero di vescovo, custodire l’unità della Chiesa, prestare fedeltà al papa, guidare i cristiani alla salvezza, accogliere i poveri e i bisognosi. Prostrato ai piedi dell’altare, davanti ai vescovi consacranti - oltre Giuseppe Baturi, il cardinale Arrigo Miglio, i vescovi emeriti di Cagliari (Giuseppe Mani) e Iglesias (Giovanni Paolo Zedda) - don Farci ha chiesto l’aiuto dei santi. Ricevute le insegne pastorali - Vangelo, anello (segno della fedeltà alla Chiesa), mitra (simbolo del sommo sacerdozio), bastone pastorale, il neo vescovo prima del termine della Messa è passato tra i fedeli per la sua prima benedizione al popolo.
Dalle 17,30 di ieri la strada di don Mario è segnata: essere «profeta, testimone e servo della speranza e della Risurrezione di Cristo» nella diocesi di Iglesias.