Comunali 2025, Capelli scuote l’Alleanza: «Si gioca a perdere elezioni e dignità»
Oggi, 12 aprile, la festa del Movimento 5 stelle al Ten, ma l’ex premier Conte non ci sarà
Nuoro Da una parte l’Alleanza che oggi, 12 aprile 2025, potrebbe chiudere sulla scelta del candidato sindaco, dall’altra, il Campo largo che, attraverso la festa regionale del Movimento 5 stelle, si appresta ancora una volta e promuovere la posizione del deputato Emiliano Fenu nella corsa alla fascia tricolore. Sarà il Ten teatro Eliseo, infatti, ad ospitare questa mattina il vertice sardo dei pentastellati, alla presenza della presidente della Regione, Alessandra Todde e di altri leader a livello locale e nazionale. Alla fine però, notizia giunta nella serata di ieri, l’ex premier Giuseppe Conte non ci sarà, ma interverrà solo da remoto nel corso dell’assemblea, probabilmente solo dopo la chiusura dei tavoli tematici.
Dall’altra parte, l’Alleanza formata dal centrodestra civico e dal Terzo polo, proverà a rovinare la festa ai cinque stelle, trovando la quadra sul nome del candidato sindaco. Un nome che potrebbe essere annunciato già oggi.
Ma su questo fronte, arriva uno scossone che scuote le trattative. L’ex deputato Roberto Capelli, infatti, ritira il suo nome dalla rosa dei papabili: «Non è una decisione presa solo oggi, ma, di strategia si muore. A questo punto non ci sono le condizioni e il tempo per costruire qualcosa di buono e competitivo – dichiara –. Per l’ennesima volta qualcuno ha raggiunto il suo personale obiettivo. In particolare non accetto che si giochi a perdere le elezioni e la dignità. Con tutto il personale e umano rispetto non accetto più il confronto impari che fino ad oggi ho assecondato per amor di squadra e di città, convinto che consegnare il futuro all’improvvisazione potesse essere un disastro evitabile e forse ancora arginabile. Chi ha giocato a perdere, ha vinto».
Roberto Capelli, quindi, lascia, ma c’è da capire quale sarà ora la posizione del suo gruppo politico “Un’altra Sardegna-Un’altra Nuoro”. La rosa dei papabili, dunque, si riduce. Restano in gioco Giuliano Sanna, Francesca Ticca, Enrico Spanu, Salvatore Piredda e Graziano Siotto.