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L’Alternativa per Nuoro è possibile. Così Rifondazione prepara la corsa

di Luciano Piras
L’Alternativa per Nuoro è possibile. Così Rifondazione prepara la corsa

L’assemblea dell’Exmè dà il via libera alle autocandidature. «Un modello nuovo anche nel metodo»

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Nuoro Né con il centrodestra, chiaro, ma neppure con il centrosinistra: Rifondazione comunista resta un’alternativa ai due blocchi dominanti che correranno alle prossime elezioni comunali di Nuoro. Una scelta ribadita venerdì sera, dopo l’assemblea tenuta all’Exmè. «Rifondazione ritiene necessaria una saldatura tra tutti coloro che non si riconoscono nella Nuoro di oggi» sottolineano Pierluigi Mulliri e Piero Mura, della segreteria del Circolo Marx del Partito della rifondazione comunista. Che per l’occasione inaugura una formula inedita nel capoluogo della Barbagia aprendo alle autocandidature. «Un modello nuovo anche nel metodo, laddove le liste si costruiscono dal basso non tra una cerchia ristretta di persone. Chiunque fosse interessato può contattarci ad alternativapernuoro@virgilio.it» annunciano Mura e Mulliri.

Un’alternativa «contro la configurazione del presente» dato che «non c’è possibilità nell’astensione e nell’azione sconnessa in mille rivoli». «Allora – e qui sta la proposta scaturita dall’ultima assemblea all’Exmè –, lanciamo l’appello a tutti quei cittadini che si vogliono mettere in gioco affinché si palesino e insieme a noi costruiscano una lista di alternativa radicale che restituisca al centro del governo della cosa pubblica, l’interesse collettivo. La risposta deve essere organizzata» evidenziano i due componenti della segreteria del Circolo Marx. Il partito aveva già annuncia, del resto, la sua presente alla prossima tornata elettorale «con una proposta che vuole essere condivisa con i cittadini e le cittadine nuoresi, che valorizzi il concetto di comunità». Rifondazione comunista intende «costruire un percorso con chiunque fosse disponibile ad impegnarsi intorno ad un modello culturale e politico che realizzi un progetto mirato a migliorare la qualità della vita nella quotidianità e con continuità» avevano detto Mura a Mulliri.

Da qui l’elenco dei punti qualificanti «del nostro appello». Punto primo: il recupero del patrimonio pubblico di decine di immobili «oggi abbandonati, da convertire parte in appartamenti pubblici per chi attende una casa popolare e parte in attività di servizi per le politiche sociali rivolte ad anziani, giovani, bambini, incrementando pure le ricadute occupazionali che quei servizi veicolano». Secondo: «Interventi volti a migliorare infrastrutture, servizi e viabilità, incentivare i comportamenti aggreganti delle imprese e della cooperazione che producono azioni di sistema nel commercio, artigianato, nella cultura legandoli a doppio filo al comparto turistico ricettivo». Terzo: «Controllo, proposta, e ‘rivendicazione’ nei confronti del livello regionale e delle aziende sanitarie, il Comune deve assumere la promozione della partecipazione e dell’informazione come impegno prioritario, ad esempio, programmando i consigli comunali con la dirigenza delle strutture sanitarie». Quarto: «Cura arredi, verde pubblico, ivi compresi parchi, aree attrezzate fitness e parchi giochi per bambini, partendo dalle periferie verso il centro città». Quinto: «Il problema dell’acqua e l’impegno a garantire efficienza e acqua di qualità per il consumo umano». «Su questi cinque punti – chiudono Mura a Mulliri – lanciamo l’appello a chiunque voglia mettersi direttamente in gioco autocandidandosi per proporre e promuovere un nuovo modello di città».

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