La Nuova Sardegna

Olbia

La città che cambia

Olbia, negozi e case per mille abitanti: nasce un nuovo quartiere

di Dario Budroni

	L'area della nuova lottizzazione (foto Vanna Sanna)
L'area della nuova lottizzazione (foto Vanna Sanna)

La lottizzazione di Scalitta Pedrosa alle spalle dell’ex palazzo di giustizia

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Olbia Le ruspe e gli operai si muovono al di là di un cartello bianco che annuncia l’inizio dei lavori. È la città che si allarga alle spalle dell’ex palazzo di giustizia. Nel grande terreno accanto alla rampa che collega via Roma con la Olbia-Sassari sta vedendo la luce un nuovo piano di lottizzazione. Praticamente un nuovo quartiere con una potenzialità edificatoria di mille abitanti. Si tratta di un progetto che aveva mosso i primi passi quasi vent’anni fa e che adesso, con l’avvio del cantiere, sta cominciando a prendere forma. Si parte con le opere di urbanizzazione primaria e l’ente appaltante è la Dau Holding srl. In altre parole, il gruppo attivo da decenni nell’industria del mattone e che, proprio nella stessa zona, ha da poco tirato su le D-Towers. Cioè i due lussuosi palazzi costruiti in via Venafiorita con materiali biocompatibili, ampie vetrate, pannelli fotovoltaici e impianti domotici al loro interno. Adesso, invece, l’obiettivo è quello di spostarsi un po’ più in là con un piano di lottizzazione da 93mila metri cubi, di cui 15mila già realizzati con le D-Towers. Non solo i Dau, comunque. A realizzare la metà del piano sarà il gruppo familiare, mentre il resto mette insieme altri privati già proprietari dei terreni.

Nuovo quartiere. Tutto nasce in una area chiamata Scalitta Pedrosa, da cui prende il nome la lottizzazione. Così il gruppo Dau, al suo progetto, ha dato il nome di Parco Pedrosa. La prima progettazione risale al 2007, mentre la convenzione con il Comune, per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria, risale al 2010. Adesso, dopo quindici anni, si entra defintivamente in azione con la costruzione di strade, marciapiedi, impianti fognari e di illuminazione. Una operazione che durerà circa un anno, dopodiché si proseguirà con la realizzazione degli edifici. L’80 per cento del piano di lottizzazione sarà destinato all’edilizia residenziale, mentre il resto della cubatura andrà a quella commerciale. Ci sarà spazio per mille abitanti. Una futura boccata d’ossigeno – per chi se lo potrà permettere – considerata l’emergenza abitativa che stritola ormai da anni la città. Almeno per quanto riguarda la grossa porzione in mano al gruppo Dau, che affonda le radici negli anni Trenta e oggi arrivata alla terza generazione con importanti investimenti anche in Costa Smeralda, i nuovi edifici saranno costruiti secondo la stessa filosofia che ha ispirato le D-Towers. E quindi eleganza e materiali di qualità. Una lottizzazione, quella che sta nascendo dietro l’ex palazzo di giustizia, che cambierà il volto all’intera zona. Non solo strade e case, comunque. Previsto infatti il mantenimento di ampie porzioni di verde.

Nei dintorni. In passato considerata non di particolare pregio, la fetta di città che si sviluppa attorno a via Venafiorita, all’estremità di Zona Bandinu, sta cambiando anima e volto anche per altri motivi. A contribuire al cambiamento sono state negli ultimi anni anche altre nuove costruzioni tirate su nella zona più alta. E poi c’è il progetto del collegamento ferroviario tra il centro città e l’aeroporto. Il cantiere di Rfi è in corso e il treno, anche su binari sopraelevati, riqualificherà l’area di Colcò. Dal canto suo il Comune, con i milioni del piano di mitigazione del rischio idrogeologico, realizzerà un grande parco urbano nell’area dell’ex ostello della gioventù, che sarà demolito.

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