Aeroitalia, cantautore sardo lasciato a terra: «Mi è stato impedito di portare la chitarra a bordo»
Manuel Pia racconta la disavventura a margine del volo Linate-Cagliari
Sassari Era pronto a salire sull’aereo verso la Sardegna per una sessione di registrazione. E invece il chitarrista e cantautore Manuel Pia è rimasto a terra. Tutto per colpa proprio della sua chitarra: «Viaggio da trent’anni per musica e l’ho sempre portata con me, mi è stato impedito di farlo. Il personale mi ha detto di pagare un sovrapprezzo di 120 euro per farla viaggiare ma in stiva. Ho dovuto rinunciare e sono tornato a casa».
L’artista sardo lo ha raccontato anche con un video sui suoi social, indirizzato direttamente al presidente del consiglio regionale Piero Comandini, «per far sapere al mondo politico un altro disagio che tocca a noi viaggiatori sardi».
La vicenda è accaduta martedì 11 febbraio a margine del volo Aeroitalia Milano Linate-Cagliari. «Una volta avviata la procedura d'imbarco della valigia, mi è stato chiesto di aprire la custodia della chitarra, e comunicato che avrebbe volato solo se priva dell’involucro esterno, senza imbottitura. Ho dovuto riprendere e riaprire la valigia già imbarcata per poter mettere una parte della custodia al suo interno e reimbarcare la valigia», questo il racconto di Pia, compagno dell’attrice Dalila Di Lazzaro.
«Giunto all'imbarco sono stato chiamato dal personale di terra che voleva sapere le misure dello strumento. Ho dimostrato di aver sempre volato con la chitarra a bordo con la sua custodia specifica avendo le misure regolamentari per volare come bagaglio in cappelliera, come ho sempre fatto da circa trent'anni con svariate compagnie aeree». E ancora: «Lasciato per ultimo nella fila, arrivato il mio turno il personale con toni scortesi mi ha proposto di pagare un supplemento di 120 euro per poter imbarcare la chitarra nella stiva e non a bordo. Ma in quelle condizioni, con temperature molto fredde, il legno dello strumento ne avrebbe risentito. Addirittura, dopo le mie insistenze sono stato minacciato, il personale ha detto che avrebbe chiamato la polizia».
Quindi il rientro in taxi a casa, senza raggiungere l’isola «dove avevo un impegno in sala studio con altri musicisti». (paolo ardovino)