Violenta una bimba di 11 anni, arrestato in Veneto uno stupratore seriale sardo
Originario di Tempio Pausania, l’uomo, 45 anni, ha già scontato diverse condanne per violenza sessuale
Sassari È entrata nel portone con le chiavi in mano e il telefono all’orecchio. In pochi istanti, le sue risate si sono trasformate in urla. Giovedì pomeriggio, una bambina di 11 anni è stata violentata nell’androne del suo palazzo a Mestre. L’aggressore, arrestato poche ore dopo, è Massimiliano Mulas, 45 anni, originario di Tempio Pausania.
L’uomo, che ha seguito la bambina fino alla porta di casa, l’avrebbe spinta e violentata, mentre la piccola era ancora al telefono con un’amica. Proprio quella telefonata, insieme al tempestivo arrivo di una terza persona e alle immagini di videosorveglianza, ha permesso di lanciare subito l’allarme e di rintracciare l’aggressore in via Piave.
Inserendo il suo nome nelle banche dati, gli inquirenti hanno scoperto una lunga lista di precedenti penali, tutti legati a episodi di violenza. Già nel 1998, a soli 19 anni, Mulas si era reso protagonista di un atto crudele e minaccioso a Nuoro, dove aveva decapitato un cane e recapitato la testa a una ragazza dentro una scatola, insieme a una richiesta estorsiva.
Nel 2002, in Trentino, aggredì una turista di 33 anni a Pieve di Cavalese, tentando di stuprarla dopo averla rapinata. Fermato dai carabinieri, fu condannato a quattro anni e mezzo di carcere. Dopo aver scontato la pena, si trasferì a Padova, dove nel 2006 aggredì due studentesse in episodi distinti: nel primo caso una 21enne veronese fu minacciata con un coltello, costretta a portarlo in casa e aggredita sul letto; nel secondo, una studentessa americana fu assalita all’ingresso del palazzo, ma riuscì a metterlo in fuga grazie alle sue urla. Anche in quell’occasione Mulas fu arrestato e condannato a oltre otto anni di carcere.
Secondo gli investigatori, sei anni fa a Perugia avrebbe aggredito una ragazza di 14 anni, in quello che risulta essere l’unico episodio noto con una vittima minorenne prima dei fatti recenti.
Dopo la pandemia, Mulas ha vissuto in modo irregolare, spostandosi di città in città e mantenendo diversi profili social attivi. Secondo l’avvocato Ignazio Ballai, che lo ha difeso in alcuni procedimenti passati, Mulas era stato seguito dai servizi sociali per un periodo prima di riprendere a viaggiare. Dopo l'ultimo episodio, l’uomo ha tentato di disfarsi degli abiti a Padova prima di fare ritorno a Mestre, dove è stato catturato.
L’interrogatorio di convalida è previsto per lunedì. Il legale ha anticipato che Mulas si avvarrà della facoltà di non rispondere. Intanto, la giovane vittima sarà assistita da un’équipe specializzata dell’Ulss 3, che seguirà il suo percorso di sostegno psicologico.