“Radici” oggi a Posada, ecco come è cambiato il mondo dell’emigrazione
Confronto a più voci per “Sa die de sos disterrados”. Mostra fotografica “Sudore lontano da casa”
Posada Appuntamento oggi, 24 aprile 2025, con “Radici sa die de sos disterrados – Raichinas a cumone”. Una giornata dedicata all’emigrazione dall’isola, evento organizzato dall’associazione culturale Parte ‘e Sole che da oltre 10 anni si occupa di promozione del territorio attraverso le arti. «Vogliamo proporre un momento di riflessione su una questione storica che ha modificato profondamente la società sarda – spiega il fondatore e presidente dell’associazione Giuseppe Sale –, un’epoca che ha visto, fra il 1950 e il 70, un terzo della popolazione lasciare la Sardegna per andare nel Nord Italia o all’estero. Un periodo relativamente vicino a noi per essere dimenticato e quanto mai attuale seppur con modalità differenti».
Con l’evento Radici si vuole far luce sulle conseguenze sociali derivate dal partire da una condizione di sottosviluppo dell’isola, come la definisce Nereide Rudas, dove agricoltura e pastorizia non hanno orari di lavoro e dove non esistono stipendi, per ritrovarsi in ambienti di lavoro organizzati, stipendiati e soprattutto confrontarsi con lingue e culture agli antipodi. «Per realizzare questa giornata e aiutarci in un’analisi approfondita del tema – dice ancora Sale – abbiamo pensato di valorizzare risorse umane del territorio».
L’appuntamento è alle 9,30 nell’auditorium comunale. L’apertura è affidata al sindaco di Posada Salvatore Ruiu, a seguire Bastianino Mossa, presidente della Federazione delle associazioni sarde in Italia. Interverranno il filosofo Vinicio Busacchi sul tema “L’identità che non si perde”; Angelo Canu su “Antropologia dell’emigrazione. Sensi, memoria e linguaggio nella costruzione dell’identità”; lo storico Italo Deledda sul tema della migrazione dalla campagna alla città. A seguire, interventi dello scrittore nuorese Ciriaco Offeddu con “Riflettendo sulle origini del fenomeno”. Presente anche Gianni Decandia, direttore de “Il Messaggero Sardo” che dal 1969 porta le notizie dell’isola agli emigrati nel mondo. Una testimonianza diretta arriverà da Paolo Atzori, presidente dei circoli sardi in Germania.
Nel pomeriggio, alle 16,30, la comitiva si sposterà dall’auditorium comunale alla Casa delle Dame, per l’inaugurazione della mostra fotografica “Sudore lontano da casa”. Interventi dell’etnomusicologo Bustianu Pilosu che parlerà di una valigia di suoni, degli incontri musicali dei sardi all’estero. Ancora Bastianino Mossa, presidente della Fasi con una riflessione sul ruolo attuale dei circoli sardi. Mario Paffi, in rappresentante di Italea Sardegna, spiegherà la nascita e l’evoluzione del progetto “Turismo delle radici” e infine il Tenore su Cussertu torpinu, il gruppo mini folk della Pro loco di Posada e le poesie in sardo di Posada anticiperanno la mostra con la proiezione del video “In terra anzena” realizzato dall’Istituto comprensivo di Posada. Il progetto globale dal titolo “Turismo delle radici” è promosso da Unione dei Comuni del Montalbo e amministrazione comunale di Posada, è finanziato dal ministero della Cultura e da quello degli Affari esteri e cooperazione internazionale Italea, dalla Comunità europea - Next Generatioin e patrocinato dalla Federazione associazioni sarde in Italia.