La Nuova Sardegna

Sassari Ha suscitato grande cordoglio a Sassari la notizia dell’improvvisa scomparsa dell’imprenditore 49enne Antonio Demontis, titolare della “Autonoleggi Demontis” che da oltre sessant’anni si occupa in tutta l’isola di noleggio e mobilità di auto, veicoli commerciali, moto, camper, uffici mobili e gommoni.

Demontis venerdì 16 agosto ha accusato un malore in casa, quando è arrivata l’ambulanza del 118 i soccorritori hanno tentato di rianimarlo ma purtroppo il suo cuore non ha più ripreso a battere.

Figlio del sassarese Pasqualino Demontis, che nel 1978 fondò la concessionaria Auto A, Antonio era per metà anche algherese, per via della madre che era originaria della città catalana. Una famiglia molto conosciuta che in passato aveva vissuto un’incredibile tragedia: Angelita, la sorella di Antonio, era morta a 23 anni insieme al fidanzato Pasqualino Piu (di 28) nel tragico incidente del traghetto Moby Prince, avvenuto il 10 aprile del 1991. Anche Antonio avrebbe dovuto fare quel viaggio che era però saltato all’ultimo momento.

Messaggi di cordoglio e di vicinanza ai familiari e a Sarah, la sua compagna avvocato, sono arrivati nelle ultime ore da più parti. Dal mondo dell’imprenditoria sarda, dagli ambienti del tribunale, dallo sport che Antonio Demontis, grande appassionato della Torres e della boxe (faceva parte del team di Tore Erittu), non mancava di sostenere.

«La Torres, da proprietà e presidente, a tutte le componenti societarie – ha scritto la dirigenza rossoblù nei social – esprime le più sentite condoglianze alla famiglia Demontis (in particolare alla compagna Sarah e alle persone vicine) per la scomparsa dell’amato Antonio. Figura conosciuta, apprezzata e stimata in tutto il panorama imprenditoriale e sportivo sassarese, nonché grande tifoso e sostenitore rossoblù».

Parole di commozione e affetto anche da parte del campione di pugilato Tore Erittu, istruttore di boxe e proprietario della palestra “Boxing team Erittu” che Demontis frequentava: «Certi dolori non si possono descrivere – il suo pensiero commosso – si può solo ringraziare di avere condiviso emozioni profonde che si sono trasformate in sentimenti veri, oggi diventano cicatrici da custodire dentro l'anima e accarezzare ricordando la tua bontà d'animo e la tua lealtà nell'amicizia».

I funerali non sono stati ancora fissati in attesa dell’autopsia disposta dalla Procura della Repubblica.