La Nuova Sardegna

Sassari

L’intervista

Massimo Deiana: «Lavori, crociere, decoro: ecco il futuro di Porto Torres»

di Gavino Masia
Massimo Deiana: «Lavori, crociere, decoro: ecco il futuro di Porto Torres»

Il presidente dell’Autorità portuale: «Cantiere dell’antemurale al via il 4 novembre». Sul piano regolatore: «Abbiamo idee chiare sulla divisione tra merci e passeggeri»

21 ottobre 2024
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Porto Torres Nello scalo turritano sono tante le partite aperte, a iniziare dalle opere già finanziate, per le quali mancano però date certe di avvio. Alle quali sono legate a doppio filo il decollo del mercato crocieristico, ma anche del diporto, oltre all’espansione del traffico di merci e passeggeri. Partite su cui prova a fare chiarezza il presidente dell’Autorità di sistema portuale, Massimo Deiana.

A che punto sono gli investimenti già finanziati?

«Nei giorni scorsi il Collegio consultivo tecnico ha emesso la propria determinazione sulle riserve espresse dall’impresa Sales rispetto al prezziario fissato in sede di gara. Dal 4 di novembre il cantiere dell’Antemurale sarà ufficialmente aperto e decorreranno i 726 giorni per il completamento di tutte le opere. Nella prima fase si procederà speditamente con gli interventi di bonifica bellica, il posizionamento dei dissuasori antistrascico e lo spostamento del fortino della II guerra mondiale e della Madonnina del molo di Levante, tutte opere imposte dai ministeri Cultura e Ambiente come prescrizioni preliminari. Entro dicembre saranno completati i lavori di riqualificazione dell’ex mercato ittico, che creerà un nuovo e funzionale centro servizi per il porto. Un’altra opera strategica in fase conclusiva è lo scalo di alaggio e varo per imbarcazioni da diporto, per il quale è in fase di completamento la realizzazione della vasca sulla quale opererà l’impianto di sollevamento».

Quando il Piano regolatore generale del porto?

«È un percorso con tappe predeterminate per legge che richiede tempi non brevi. Siamo prossimi all’adozione del Documento di programmazione strategica di sistema, che detta le linee programmatiche per la stesura dei successivi Prp degli scali di competenza. Abbiamo già maturato idee di dettaglio molto chiare sul futuro dello scalo di Porto Torres e confermiamo la necessità di razionalizzare e separare nettamente i traffici marittimi. Da una parte, lato zona industriale, confermiamo la vocazione commerciale e merci, con la creazione di una piastra logistica nella parte più occidentale del bacino che andrà ad incrementare il potenziale operativo dello scalo industriale. Dall’altra, nel porto civico, i moli di ponente, gli Alti fondali ed il Dogana Segni saranno dedicati ai traghetti e alle navi da crociera. Il tratto più vicino alla città, la banchina Teleferica, compresa tra l’ex mercato ittico e la radice del molo Dogana Segni, sarà reso liberamente fruibile e destinato a fornire una risposta all’eventuale domanda di servizi per la nautica da diporto di alto livello».

Perché il mercato crocieristico stenta a decollare?

«La situazione infrastrutturale originaria non consente l’approdo di navi di grandi dimensioni nelle banchine più prossime alla città e la soluzione di ormeggio nel porto industriale, benché servita da collegamenti con il centro su bus navetta gratuiti, non ha trovato lo sperato gradimento da parte delle compagnie. I numeri del passato non sono replicabili, in quanto legati a navi di medie dimensioni. Il mercato crocieristico è sempre più diviso tra giganti e piccole navi extralusso, ma con pochissimi ospiti a bordo. Occorre quindi concentrarsi, come stiamo facendo, per riformulare il layout portuale e avviare l’opera di dragaggio dei fondali e l’infrastrutturazione di banchinamenti adeguati, interventi che saranno collegati alla realizzazione dell’Antemurale e sono la giusta proposta per il mercato crocieristico».

Quanto può incidere l’azione dell’Autorità portuale sul rilancio del waterfront di competenza?

«Così come sta avvenendo negli altri porti di competenza, Cagliari in primis, l’azione di riqualificazione del waterfront è prerogativa strategica dell’Autorità di sistema portuale. Su Porto Torres, nei limiti delle competenze e delle disponibilità economiche e di tempistiche di gara, lavoriamo giornalmente per garantire la pulizia del lungomare, l’illuminazione e quanto basta a mantenere un bel biglietto da visita. Serve maggiore consapevolezza e rispetto del nostro impegno da parte dei frequentatori e degli operatori, ai quali chiediamo, ad esempio, una gestione più responsabile dei rifiuti per evitare che energie e denaro vengano sottratti ad altre iniziative per il porto».

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