La festa dei blancos Entro giugno la nuova Lega Pro
Notte di baldoria a Olbia per celebrare la vittoria nel playoff Bus scoperto per la squadra, poi bandiere, fumogeni e cori
OLBIA. I "blancos" di Olbia a distanza di un giorno da quelli di Spagna. In piccolo la stessa festa di popolo. Olbia e Madrid, sponda Real. Non la Champions ma un ripescaggio (probabile) in Lega Pro. Non il Paseo del Prado o de la Castellana, ma Corso Umberto e via Mameli. Eppure la passione, i cuori in tumulto, quel senso di appartenenza che solo il calcio sa rinforzare, tutto trabocca nella notte di Olbia per festeggiare una vittoria storica sulla Torres. Il palcoscenico dopo il prato verde del Vanni Sanna è stato il tetto del bus scoperto, che domenica sera ha accompagnato la squadra e il presidente Marino in giro per la città.
Un tributo urgente e necessario, un tripudio inevitabile per una vittoria in trasferta a Sassari che mancava da più di vent'anni e la conquista (salvo impensabili colpi di scena) del professionismo. Il calcio come simbolo di un città che non vuole arrendersi al destino, dopo la tragedia delle alluvioni e anni di grandi difficoltà economiche. Nulla si dimentica, ma lo sport come poche altre cose sa restituire sogni e speranze. L'Olbia si è ritrovata davanti al Nespoli, lo stadio di tante battaglie, per iniziare il tour del trionfo per le vie della città. Piazza Regina Margherita era già diventata il cuore della "torcida" bianca, con i cori che hanno fatto da colonna sonora della curva durante il campionato. Uno su tutti: "E tanto già lo so....che l'anno prossimo...giochiamo in Lega Pro!"
Un motivo intonato a squarciagola e un ritornello dal valore scaramantico, che ha rappresentato durante l'anno, soprattutto dalla svolta societaria in poi, il simbolo di chi ci crede. Davanti a tutti, a trascinare i compagni nei cori, uno che ci ha creduto: Andrea Cossu. Salutata la serie A col Cagliari, era arrivato a Olbia per vincere. «Vi porterò in Lega Pro" aveva detto il primo giorno. Domenica sera in cima al bus scoperto festeggiava come un ragazzino, facendosi lanciare e accendendo fumogeni da vero ultras. Una passione che si è riaccesa partita dopo partita, trascinata dai risultati e dall'impegno di una società solida e che sa programmare. L'abbraccio con la città sancisce un amore che non si era mai spento, solo sopito. Oggi o domani la cena sociale per celebrare il trionfo, attendendo l'ufficialità del ripescaggio tra fine giugno e i primi giorni di luglio. La Lega Pro o futura serie C avrà di nuovo i "blancos". Quelli di Olbia, di nuovo protagonisti tra i professionisti.
G.M.