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“Stalker”, il capolavoro di Tarkovskij

“Stalker”, il capolavoro di Tarkovskij

SASSARI. Ci sono film che non possono mancare nella collezione di un cinefilo. “Stalker” è uno di questi, soprattutto adesso che il capolavoro di Andrei Tarkovskij è disponibile per la visione da...

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SASSARI. Ci sono film che non possono mancare nella collezione di un cinefilo. “Stalker” è uno di questi, soprattutto adesso che il capolavoro di Andrei Tarkovskij è disponibile per la visione da casa anche in Blu-Ray – in italiano e in lingua originale con sottotitoli – grazie alla collaborazione tra General Video Recording e CG Entertainment.

Un’occasione speciale per ammirare, nella versione restaurata già presentata nella sezione “Classici” dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia, la pellicola diretta dal regista russo nel 1979 e liberamente ispirata al romanzo “Picnic sul ciglio della strada” dei fratelli Arkadij e Boris Strugacki. Film di fantascienza fuori dagli schemi, “Stalker” fa a meno degli alieni: si limita ad evocarli come possibili responsabili della creazione della “Zona”, un avamposto in un paesaggio desolato, al cui centro si trova una stanza che esaudisce i desideri più profondi, spesso inconsci, di chi vi si avventura scortato da una guida, lo Stalker del titolo.

Sono passati quasi quarant’anni dall’uscita del film, ma la potenza visiva delle immagini in bianco e nero e a colori, la forza filosofica dei dialoghi, l’inquietudine della colonna sonora che fonde musica classica e suoni elettronici, restano intatte. Insieme allo stupore per la capacità di Tarkovskij di creare un’ambientazione fuori dal tempo servendosi solo di una casa abbandonata, di lunghe inquadrature e di lenti, stranianti, movimenti della cinepresa. (grab)

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